La risposta di Francesca Ghirra
Come al solito i consiglieri del Pdl mentono sapendo di mentire. Il nuovo regolamento per le attività culturali ha introdotto tante novità e, da subito, è stata ribadita la necessità di sperimentarlo e valutarne pregi e difetti. Di sicuro non si può parlare di mancanza di trasparenza o della possibilità di gestire i fondi in maniera clientelare. Chi prima di questo regolamento poteva sapere chi aveva ottenuto un contributo se non ricorrendo a un accesso agli atti? Quale associazione culturale, prima di fare la domanda, conosceva i criteri di valutazione? Chi mai poteva presentare un ricorso? Molti dei destinatari indicati dai consiglieri del centrodestra come amici di questa amministrazione sono gli stessi che prendevano contributi in passato: evidentemente continuano a fare progetti di qualità. Non si finanzia, però, il compleanno di Barbie con i soldi destinati agli asili. Erano le preziose iniziative culturali dei gloriosi anni del PdL al governo della città: come il corso di total look per le adolescenti dei quartieri periferici. Oggi tutti i progetti sono valutati in base a criteri definiti e verificabili. Regole certe per evitare la discrezionalità e dar modo a tante realtà di avere accesso a contributi dai quali erano escluse: penso al mondo della danza o del cinema. Certo, lo strumento è migliorabile e la commissione Cultura ci sta lavorando: evitare contributi esigui derivanti da una formula matematica da mettere a punto; anticipare la pubblicazione delle graduatorie; prevedere una commissione che rispetti i tempi decisi dall'amministrazione. Infatti, nonostante l'assessore Puggioni abbia presentato la deliberazione sui contributi a marzo, con largo anticipo rispetto all'approvazione del bilancio, e il bando sia stato pubblicato all'inizio di aprile, la commissione ha terminato l'esame delle istanze a metà settembre: il risultato è il ritardo che conosciamo. Ripeto, il regolamento è migliorabile. Non accettiamo, però, lezioni dal centrodestra che sostiene che con il vecchio regolamento non ci fossero problemi. L'invito è a rileggere i verbali delle audizioni che la commissione Cultura ha fatto tra novembre e dicembre 2012: tutti gli operatori lamentavano proprio la scarsa trasparenza con cui venivano attribuiti i contributi dal centrodestra.
Francesca Ghirra
(PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA, PUBBLICA ISTRUZIONE E SPETTACOLO)