Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Morte sull'Asse mediano, Comune sotto accusa

Fonte: L'Unione Sarda
30 settembre 2013

IL CASO. La battaglia giudiziaria dei familiari del centauro Morgan Moi

 


Il suo caso è diventato il simbolo della battaglia dei motociclisti contro le strade insicure. Morgan Moi, ingegnere di 41 anni padre di una bambina in tenera età, morì il 18 gennaio del 2011 in un incidente sull'Asse Mediano, all'altezza dello svincolo per via dei Carroz, causato da uno scalino non segnalato presente sull'asfalto.
Un anno fa il Gip Giorgio Altieri aveva respinto per la seconda volta la richiesta di archiviazione, ordinando alla Procura di riaprire le indagini e indicando al pm pure i nomi da iscrivere nel registro degli indagati: quelli di Sergio Murgia, responsabile comunale del servizio urbanizzazione e mobilità, Sandro Murtas, direttore dei lavori di manutenzione della strada in corso al momento della tragedia, e Massimiliano Tocco, direttore tecnico della società appaltatrice Inco srl. Tutti e tre sono adesso in attesa dell'udienza preliminare dopo che anche il pm ha formulato a loro carico l'imputazione. Morgan Moi cadde dalla moto per colpa di un avvallamento sull'asfalto creato dalla rimozione del guard rail avvenuta tempo prima. Un gradino pericolosissimo - soprattutto per i motociclisti - che non era in alcun modo segnalato. Al punto che il gip sottolineò che per accertare le responsabilità è importare capire «non tanto chi avesse deciso di rimuovere il guard rail» bensì chi optò per un intervento «di per sé tale da causare una situazione di pericolo per gli utenti».
«Continuiamo a lottare perché venga fatta piena luce sulle cause dell'incidente - avevano dichiarato gli avvocati Maria Grazia Monni e Patrizio Rovelli che tutelano la moglie di Moi -, ma anche perché sia garantita la sicurezza di chi, in moto o in auto, utilizza ogni giorno l'Asse e le altre strade della città».