Concorso di idee per uno spazio spettacoli da 2.500 posti lontano da arena e gradinate e il monumento libero dalla legnaia
COMUNE»LINEE GUIDA PER L’AREA ARCHEOLOGICA
luisa anna marras La proposta dovrà assicurare l'utilizzo del sito nel rispetto della natura dei luoghi e del bene monumentale
di Stefano Ambu w
CAGLIARI Chi ha nostalgia del passato può affidarsi ai ricordi o a un dvd di Francesco Guccini intitolato "Anfiteatro live", anno 2008. Il resto sarà tutta un'altra storia. Da una parte uno spazio spettacoli da 2000-2500 posti lontano da arena e gradinate. Dall'altra il monumento liberato dalla "legnaia". Il futuro dell'Anfiteatro Romano è tutto nelle linee guida del concorso di idee per il recupero e la riqualificazione approvate ieri mattina dalla giunta con una delibera proposta dall'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras. Gara aperta alla fantasia e alle idee dei professionisti che vorranno partecipare. Ma tenendo presenti tre punti fermi indicati. Primo, un ipotetico accesso dalla zona sud. Perché - ricordano le linee guida- al tempo dei romani per andare all'Anfiteatro si attraversava il quartiere intorno alla villa di Tigellio passando per l'area attualmente occupata dall'Orto Botanico. Secondo, il percorso underground con la valorizzazione dei collegamenti sotterranei, in particolare del cunicolo lungo quasi cento metri che collega il monumento al “cisternone” dell'Orto dei Cappuccini. Terzo, la parte nord legata al viale Buoncammino, punto di collegamento tra la zona dell'Anfiteatro e il quartiere di Castello. La proposta dovrà prevedere la "decostruzione" delle strutture dell'allestimento dell'Anfiteatro ancora in opera e il conseguente restauro del monumento. Poi la predisposizione di tutto quanto necessario per l'apertura e il passaggio dei visitatori nel sito archeologico. Ancora, la sistemazione di uno spazio da 2000-2500 posti per lo svolgimento di spettacoli che non dovrà interessare le attuali gradinate e l'arena. E infine, le soluzioni per la valorizzazione in loco di eventuali reperti archeologici affiorati nel corso dei lavori o comunque legate al monumento. La proposta ideativa- spiega una nota del Comune- dovrà assicurare l'utilizzo del sito per tutte le finalità previste nel rispetto della natura dei luoghi e delle caratteristiche proprie del bene monumentale e nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con particolare riguardo alla innovazione, al risparmio energetico, al minimo impatto ambientale e alla eco-compatibilità dei materiali. Lo stile? Sobrio e semplice, suggerisce la Giunta. Particolare attenzione dovrà essere data alle caratteristiche storiche, architettoniche e alle specie vegetali presenti. In sostanza si dovranno prevedere soluzioni per lo sviluppo successivo esteso alle aree di interesse particolare attorno all'Anfiteatro. I soldi? C'è lo stanziamento di oltre 1.300mila euro approvato con il Piano triennale delle opere pubbliche.