COMUNE
CAGLIARI Il sardo al concorso per entrare in Comune, sì o no? Lungo dibattito, poi il via libera: 18 favorevoli, 3 astenuti, 9 contrati. La proposta, primo firmatario Enrico Lobina (Fds), è stata presentata in sardo. L'obiettivo è quello di introdurre la conoscenza della lingua isolana come elemento di valutazione in concorsi e selezioni dell'amministrazione. Con una duplice finalità. Uno, favorire l’accesso di dipendenti in grado di parlare anche in limba con chi magari preferisce spiegarsi non in italiano. Due, dare una chance in più alla trasmissione generazionale della lingua. Un tema che ha coinvolto l'aula sino a tarda sera. Molti consiglieri in aula anche ieri hanno parlato in limba. Le ragioni del no sollevate in aula sono un po' un Bignami delle polemiche della lingua da tanti anni a questa parte: dalle questioni tecnico-giuridiche (possibili ricorsi da parte degli eventuali esclusi) alla necessità di inquadrare il tipo di variante da usare. La prima botta è arrivata dai Riformatori: «Non ho pregiudizi – ha detto – appartengo a un movimento sardo. Ma credo sia importante una riflessione: quanti sono i sardi che sanno parlare il sardo?» Sulla conoscenza della lingua il consigliere Pd Marco Murgia ha citato alcune statistiche sul tema, quelle che parlano di 69 per cento di sardi che conoscono la limba. (s.a.)