Papa Francesco a Cagliari: non solo fede ed emozione, ma anche buoni affari. La visita del Santo Padre ha portato soldi non solo per i commercianti cagliaritani ma anche per alcuni Comuni dell'hinterland, tutti accomunati da un pensiero concorde: "Papa Francesco dovrebbe tornare altre volte".
CAGLIARI - Alberghi in overbooking da settimane, nessun posto disponibile nei bed and breakfast, ristoranti al completo: trovare un letto libero era impossibile già da tempo. Come racconta Anna Maria Piano dell'hotel Palladium di Monastir, a 20 km da Cagliari: "Abbiamo ricevuto le prime prenotazioni già a maggio, non appena si è diffusa la notizia della visita del Santo Padre: un gruppo di 30 pellegrini de La Maddalena a cui si sono aggiunti altri ospiti del sassarese. Le richieste hanno superato di gran lunga la nostra disponibilità così abbiamo dirottato le persone negli alberghi del circondario. Anche questo è un modo di fare rete, aiutandoci tra di noi. E' stata una giornata faticosa, ma ne è valsa la pena".
Tutto al completo anche all'hotel Califfo di Quartu S.Elena. Anche in questo caso, la parte del leone l'hanno fatta gli ospiti del sassarese, alcuni dei quali hanno prolungato il loro soggiorno. Bene anche le attività minori, a parlare è Monica della paninoteca "Lo sfizio n.1" di piazza madre Teresa di Calcutta, a Cagliari: "E' stata una domenica diversa dalle altre, abbiamo avuto molti più clienti, ma si sarebbe potuto fare di più se ci avessero lasciato aprire prima. Il permesso lo abbiamo ricevuto solo dopo che il Papa è andato via dalla basilica. Il perché di questa scelta non si sa, considerato che questo è un chiosco bar e ad altri bar del circondario è stata permessa l'apertura già dall'alba".
Anche Marco Sulis, presidente regionale della Confesercenti, si dichiara soddisfatto: "A parte qualche prevedibile disagio dovuto alla mole di afflusso, la macchina organizzativa è stata impeccabile. Il tutto ha avuto un riflesso sulla Sardegna e sulla città di Cagliari, le cui immagini sono state trasmesse in tutto il mondo. C'è stata una piccola polemica legata al divieto di mettere i tavolini e sedie fuori dai locali nelle zone interessate dal transito del Papa, la controversia è sorta per il ritardo con cui l'ordinanza è stata comunicata, solo 2 giorni prima, quando probabilmente i ristoratori avevano già avuto le prenotazioni. Dobbiamo essere felici di questo evento".