Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Marco Carta star della serata

Fonte: La Nuova Sardegna
9 dicembre 2008

MARTEDÌ, 09 DICEMBRE 2008

Pagina 5 - Sardegna
L’entusiasmo di Mogol e Pupo, Luca Barbarossa e Finley

ANDREA MUSIO

CAGLIARI. La disarmante spontaneità di un undicenne infagottato da giubbottone, guanti, sciarpa e cuffietta in lana ha centrato il bersaglio. «Hanno vinto tutti» è stata la risposta alla domanda della madre riguardante il risultato della partita. Già perché quando a scendere in campo, calcisticamente parlando, è la nazionale cantanti, vincono sempre tutti. Tanti i nomi sul prato del Sant’Elia per la partita del cuore. Da Enrico Ruggeri a Luca Barbarossa, dagli Zero Assoluto ai Finley passando per Marco Masini, il grande Mogol e Pupo, giusto per citarne alcuni. Ma la vera star della sfida all’insegna della solidarietà è stato Marco Carta. Nonostante il leggero malessere che l’ ha colpito durante il primo tempo, il cantante cagliaritano ha comunque indossato la divisa azzurra per prendere parte all’importante evento. «Sono molto felice di aver giocato - racconta - so che abbiamo raccolto una buona somma. Era quello che volevamo tutti: aiutare Tani, la ricerca per sconfiggere la Sindrome di Crisponi, e dare una mano a chi nell’alluvione di Capoterra ha perso tutto. Finalmente mi trovo a mio agio con gli altri cantanti. Per me questa è la terza partita e mi sento già affiatato con il resto del gruppo. L’aria che si respira nella Nazionale cantanti - spiega - è di serenità e collaborazione. Quando giochiamo non conta quanti dischi hai venduto o gli anni di esperienza, indossiamo tutti la stessa divisa per un solo scopo: essere solidali verso chi è meno fortunato di noi». E’ stato proprio Marco Carta ad inaugurare un nuovo modello di svolgimento della manifestazione. Già, perché prima di lui, nessuno aveva mai cantato durante l’happening. «Prima dell’inizio della partita ero un po’ teso. Dopo aver cantato mi sono sentito decisamente meglio. Il calcio non mi ha mai coinvolto tantissimo, ma una volta entrato in partita ho dato il meglio di me. Del resto - conclude - le mie canzoni parlano, nel senso più ampio del termine, d’amore e la solidarietà è una forma di amore». Così come Marco Carta, tante le nuove reclute della Nazionale. «I giovani - spiega Enrico Ruggeri - portano energie fresche e un guadagno di immagine notevole. Più gente viene allo stadio e più progetti possiamo realizzare e la presenza di Marco è molto importante, ha richiamato molti giovani in più».
«Si chiama partita del cuore - interviene l’altro cantante cagliaritano, Pago - perché va fatta col cuore, anche se si gioca per pochi minuti, l’importante è essere presenti».
«Siamo anche abbastanza bravi - prosegue Thomas degli Zero assoluto - e parlo per tutti i giovani del club, anche se Mogol nonostante la sua età ci batte tutti in stile e fiato». «Io e Stè - racconta Pedro dei Finley - riusciamo a coniugare la solidarietà e l’amore per il calcio. Conoscemmo Pupo in un autogrill e li ci chiese di entrare in squadra. Abbiamo accettato subito con entusiasmo. E’ giusto che chi è famoso faccia di tutto per aiutare il prossimo».