Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cappellacci attacca Meridiana:«Perché gli sconti solo ai siciliani?»

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2013


Sindacati ieri a Villa Devoto, la Regione propone un tavolo nazionale
«Come mai Meridiana riesce a garantire ai siciliani biglietti a 50 euro e invece non assicura gli stessi prezzi ai sardi, pur in presenza di compensazioni in denaro, posto che le distanze tra la Sardegna e la penisola sono le stesse se non più corte rispetto a quelle della Sicilia?» È la domanda che rimbalza, per bocca del governatore Ugo Cappellacci, da Villa Devoto a Cagliari, durante l'incontro con i sindacati (Cgil, Cisl e Uil, a cui si sono aggiunti anche Ugl e Apm) per discutere della vertenza Meridiana e dell'emergenza continuità territoriale. Il presidente della Regione pone il quesito polemicamente, puntando il dito contro la compagnia sarda che ha deciso di non partecipare ai bandi sui voli a prezzi scontati. «Le tariffe non c'entrano, altrimenti non si spiega perché le nostre proposte sono antieconomiche, mentre in Sicilia praticano prezzi superscontati», osserva Cappellacci.
I RISULTATI Per ora le risposte a questi quesiti non ci sono, anche se potrebbero arrivare dal tavolo con Meridiana che verrà convocato, accogliendo così le proposte dei sindacati, subito dopo la conclusione delle procedure di gara (oggi saranno aperte le buste con l'offerta economica), quindi già nel fine settimana o al più tardi lunedì. Si discuterà delle prospettive dell'azienda, del piano industriale e soprattutto dell'emergenza occupazione di una realtà «che non vorremmo perdere», ha ricordato Cappellacci, visto che, come ha aggiunto Giovanni Matta, segretario regionale della Cisl (era presente anche il suo collega Ignazio Ganga), «su 2.200 dipendenti, 1.600 rischiano di finire in Cassa integrazione, e di questi 1.100 sono in Sardegna». Ma l'incontro di ieri ha prodotto anche un altro risultato: «Dare vita a un ragionamento ampio sullo stato di salute del trasporto aereo nel nostro Paese, partendo proprio dall'Isola, regione capofila di un piano di revisione dell'intero sistema in Italia. D'altronde noi non possiamo fare a meno dei trasporti», ha ricordato Cappellacci.
LE CRITICHE E se i sindacati hanno mostrato disponibilità a partecipare a questo processo di riorganizzazione del settore aereo, non sono mancate le critiche. «Meridiana rappresenta la punta dell'iceberg del più generale e complesso tema della mobilità dei sardi e della politica regionale dei trasporti, del tutto inadeguata», ha detto Michele Carrus, segretario regionale della Cgil (accompagnato da Mauro Rossi, Sandro Bianco, Franco Monaco e Fabio Spano), evidenziando le perplessità sull'impostazione del bando sulla continuità territoriale. In particolare, per la Cgil il bando tradisce lo «spirito della continuità, dirottando risorse dei sardi verso altri obiettivi, ovvero la tariffa unica per un incremento del traffico turistico».
LOW COST Nel mirino anche le compagnie low cost, che «non hanno prodotto ricadute in termini occupazionali e di sviluppo, visto che il valore del turismo sul nostro Pil è sempre tra il 7 e il 12% da dieci anni, nonostante il recente incremento dei voli dei vettori a basso costo», ha denunciato Matta.
Infine, i sindacati hanno anche chiesto che il costo della continuità non ricada totalmente sui sardi «grazie a una scelta infelice della precedente amministrazione regionale che per fare un favore a Prodi ha rinunciato ai fondi sui trasporti», hanno denunciato Pierfranco Meloni e Francesca Ticca della Uil. «Ma bisogna trovare una soluzione strutturale», affermano, «non è possibile che ogni tre anni di debba impostare un nuovo modello di continuità».
Giuseppe Deiana