Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'incompiuta costata 5 milioni di euro

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2013


Una storia travagliata
 

Una cosa è certa: il nome che gli era stato dato, “Terminal crociere”, dopo il bando uscito ieri non c'entra più nulla. A dire la verità lo si era già capito da qualche tempo, soprattutto da quando era stato deciso di destinare un altro molo a quel tipo di imbarcazioni. Anzi, a dirla tutta che quell'area non sarebbe mai stata utile alle imbarcazioni di grandissime dimensioni si era compreso quasi subito. Le navi da crociera richiedono infatti un fondale di dieci, anche dodici metri. Quello del molo Ichnusa è di circa sette.
È stata una storia travagliata quella del Terminal Crociere, costato tra costruzione e manutenzioni varie circa 5 milioni di euro. Tempi lunghi per la sua realizzazione e una serie di intoppi che di fatto hanno portato l'edificio a diventare la classica incompiuta. Prima l'abbattimento del muro del molo nel 2005, poi la costruzione della tenso struttura con una serie di rinvii (è stata inaugurata nella primavera del 2008). Nel giugno del 2009 l'affidamento in Global service a un consorzio che faceva capo all'imprenditore Pier Paolo Pani, poi l'annullamento dell'affidamento tra mille discussioni.
L'anno dopo un nuovo bando, fortemente contestato dalla Camera di Commercio, conclusosi con un nulla di fatto. In tutto questo la consapevolezza che il fondale era troppo basso per l'accesso delle navi da crociera, le promesse mai mantenute di renderlo più profondo, e soprattutto il deserto all'interno dell'edificio, visto che sono stati occupati due soli locali: uno da un'agenzia marittima e l'altro da una società che si occupa, paradossale ma vero, di turismo croceristico.
Già nel 2010, dopo due anni che era stata realizzato, il Terminal evidenziava i segni dell'abbandono con la struttura metallica arrugginita in più punti, solo per fare un esempio. Nell'ultimo periodo qualche lavoro di ristrutturazione, una serie di iniziative pubbliche per cercare di sfruttare un minimo l'area, infine il bando di ieri. Si spera quello finale.
P.C.C.