Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scompare Pippo Lubelli, storico faro socialista in città

Fonte: L'Unione Sarda
3 settembre 2013

Uomo di mille battaglie, è stato anche sindaco di Tresnuraghes

 


Politico di razza, uomo di battaglia poco incline ai compromessi: quando ha scelto di indossare la maglia del Partito socialista ha anche deciso di non togliersela più. Ci sono stati i fasti e le contraddizioni degli anni Ottanta, è arrivato il crollo traumatico con il lancio delle monetine a Craxi nel '93. E Giuseppe, per tutti Pippo, Lubelli è sempre rimasto lì, tenendo le distanze dal nuovo mondo politico che non sentiva più suo: «Negli ultimi anni si era iscritto a una piccola sezione socialista a Oristano», racconta tra le lacrime la moglie Ombretta Canalis. «Ha tenuto la tessera nel portafogli sino all'ultimo minuto».
Carattere spigoloso e un po' fumantino forgiato - raccontava sempre - tra le case popolari di Sant'Avendrace, si è ritagliato un ruolo prestigioso nell'amministrazione della città ai tempi del Pentapartito. Classe 1937, economo della Provincia, è cresciuto tra il mondo delle Acli e quello del sindacato: è stato anche segretario provinciale della Cisl. Naturale la confluenza nella Democrazia cristiana, ma il feeling tra Lubelli e la potente Balena bianca si è rotto in fretta: «Ebbe il coraggio di andarsene nel '78», ricorda il suo compagno socialista e «amico fraterno» Roberto Dal Cortivo, sindaco dal '90 al '92. «A quei tempi era quasi impensabile uno strappo di questo tipo. Ma lui, laico convinto, ormai lontano dal partito orfano di Moro, trovò la forza di cambiare strada». Subito un incarico con la squadra del garofano: «Lo nominammo subsindaco di Quartucciu, quando ancora dipendeva da Cagliari. Fu un riconoscimento per il suo atto di onestà intellettuale».
Nel 1980 entra in consiglio comunale, votatissimo nei quartieri più popolari (dalla sua Sant'Avedrace a Sant'Elia). Diventa assessore al Personale e vicesindaco quando sulla poltrona da primo cittadino c'è Bachisio Scarpa. Stesso incarico l'anno dopo, sindaco è Michele Di Martino. Più volte Lubelli si fa notare durante i dibattiti più accesi in aula. Fino al famoso scontro passato alla storia della vita politica cagliaritana come la notte delle “kenzie”: Paolo De Magistris - sindaco dall'85 al '90 - lasciò precipitosamente l'aula, inviperito dagli attacchi di Lubelli sul modo di governare la città. E inciampò platealmente su un vaso con la pianta tropicale. «Mio marito e De Magistris si sono affrontati politicamente tante volte», sottolinea Ombretta Canalis, «ma avevano una grande stima reciproca, andata avanti fino agli ultimi anni di vita dell'ex sindaco».
È stato anche amministratore dell'Usl 21, che controllava il Brotzu e il Santissima Trinità, attivandosi nella strada dei trapianti. L'amore per il paese d'origine della moglie (zia della soubrette Elisabetta Canalis) ha portato poi Lubelli a fare il sindaco di Tresnuraghes per due legislature, dal 1989 al 1998. Ultimo colpo politico di chi aveva intravisto il tramonto della stagione socialista. Si allontanò dalle scene cagliaritane ma mai dalla sua fede nel garofano. Oggi alle 16.30 i funerali a Santa Caterina, in via Scano.
G. Z.