Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Recintare gli spazi usati dai “tossici” Il Comune ci pensa

Fonte: L'Unione Sarda
29 agosto 2013


«Pronti a discuterne»
 

A novembre il sindaco Massimo Zedda aveva firmato un'ordinanza: obbligava Area, l'agenzia regionale per l'edilizia abitativa proprietaria dell'edificio di via Cinquini, diventato negli anni il bunker dei tossici, a chiudere l'ex circoscrizione e a mettere in sicurezza la costruzione.
Da allora qualcosa è stato fatto. L'area è stata bonificata ed è stato predisposto un sistema di vigilanza. Per alcuni mesi i tossici sono rimasti alla larga dalla struttura. «Erano seguiti dal Serd e dalle cooperative che si occupano di percorsi di disintossicazione», fanno sapere dal Comune. «Ora sono di nuovo in giro, senza una fissa dimora. Difficile occuparsi di loro». Lo sanno bene i cittadini della zona, preoccupati per il pericolo rappresentato dai troppi tossicodipendenti. Molti chiedono una recinzione più alta nel giardino dell'ex circoscrizione, che potrebbe diventare un bel giardino dove far giocare i bambini.
In realtà su via Cinquini né per le zone limitrofe di cui si sono impossessati i tossocodipendenti provenienti anche dall'hinterland non c'è per ora alcun progetto realmente avviato. Tante idee, qualche proposta, ma Area e Comune non si sono mai seduti attorno a un tavolo per discutere del futuro del rudere. «Siamo costretti ad aspettare Area», spiegano dall'amministrazione comunale. «La competenza è tutta loro ma noi siamo pronti a fare la nostra parte». (m. v.)