SOTTOSUOLO. Nuova emergenza
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È allarme per i continui crolli nel sottosuolo cittadino. L'ultimo in ordine di tempo è avvenuto nei giorni scorsi sotto viale Buoncammino, dentro due caverne che sorreggono la strada, dotate di più accessi e di gallerie di raccordo ora intasate da massi calcarei «grandi quanto auto».
Lo denunciano gli speleologi Marcello Polastri e Diego Scano, rispettivamente presidente e vice del Gruppo cavità cagliaritane. «La volta delle antiche cave di pietra, in viale Merello è parzialmente crollata, devastando nel tempo le strutture sotterranee trasformate nel 1943 in rifugio di guerra, assottigliando di conseguenza la coltre rocciosa che divide Cagliari dalla città sotterranea», spiega Polastri.
Scano e Polastri hanno documentato con video e immagini, in molti ipogei urbani una casistica variegata di situazioni di potenziale pericolo, tutte legate ad ipogei abbandonati o mai bonificati e ancor meno, consolidati.
Per Polastri, «le spie di questo malessere sotterraneo sono le fenditure visibili nelle pareti delle caverne sotto la città ma anche i colli sotterranei, capaci di generare quegli avvallamenti nelle strade sorrette dalle cavità. Strade che ora poggiano sul vuoto».
«Per prevenire i crolli», aggiunge Scano, «occorre monitorare i sotterranei sotto delle vie più nevralgiche, consentendo agli speleologi di operare in un mondo tutto da scoprire e da raccontare». Gli interventi di monitoraggio continuo sarebbero necessari sotto via Sant'Ignazio, nell'ex Orto dei Cappuccini chiuso da anni per i crolli, in viale Buoncammino, ovunque le aree ricche di caverne siano gravate dal distacco di rocce talvolta impressionanti, da masse calcaree.
La domanda è: la zona sotto viale Buoncammino è sicura? Nel dubbio, gli esploratori si caleranno nei prossimi giorni sotto la città per portare avanti campagne di studio e rilievi. Per meglio valutare la situazione e inviate dettagliate relazioni agli enti competenti, informando anche l'opinione pubblica.