SANT'ELIA. Molti turisti tra i diecimila partecipanti all'edizione 2013
Vedi la foto Diecimila persone, forse di più. La Sagra del Pesce di Sant'Elia è molto più giovane di quelle (storiche) di Giorgino e Stampace. Ma sabato la differenza non si è notata. La sensazione è che i discepoli del Borgo vecchio siano ormai sul punto di superare i maestri del Villaggio Pescatori e le “Teste calde” (Cuccurus Cottus) di via Fara. Dopo quattro edizioni sul lungomare, la Sagra di Sant'Elia si è trasferita nei parcheggi dello stadio, lato Distinti. Alla vigilia gli organizzatori erano preoccupati, temevano il flop, invece la festa è stata un successo.
TANTISSIMI TURISTI Record di presenze e una gradita sorpresa: tantissimi turisti. Non solo continentali ma anche inglesi, spagnoli, tedeschi e perfino russi. Tutti pazzi per sa lissa , insomma. Il tradizionale muggine cotto nei bracieri all'aperto dai maestri de sa cardiga del borgo ha attirato buongustai da tutta la città e dall'hinterland (Elmas, Uta e Senorbì). Tre euro per un vassoio colmo di muggini, spigole, orate, più frittura di calamari e gamberi. Senza dimenticare l'insalata di granchi, gustosa novità di questa quinta edizione. Il tutto accompagnato da pane, acqua, vino bianco a volontà e una rinfrescante fetta d'anguria.
POSTI INSUFFICIENTI Le panche di legno non sono bastate, così alcuni hanno consumato la cena seduti sui gradini o direttamente in macchina. Altre gradite new entry, le bancarelle degli artigiani, i giochi gonfiabili per i bambini, gli stand del torrone e dello zucchero filato. Fila alla cassa sin dalle 17, ora d'accensione dei bracieri. Animazione e musica ma niente fuochi artificiali. «Volevamo spararli», si rammarica l'organizzatore, Andrea Loi, «ma l'autorizzazione ci è stata negata». Protagonisti sul palco i ballerini della scuola Crab Dance di Mauro Pisano. A seguire le canzoni degli Happy Days.
«OTTIMA QUALITÀ» Dulcis in fundo l'esibizione di Benito Urgu, entrato in scena alle 22,50 tra gli applausi di una platea che arrivava fino al canale. Lo showman ha fatto ridere, cantare e ballare alternando barzellette alle canzoni. Soddisfatto Alessandro Cao, responsabile dell'organizzazione insieme ad Andrea Loi. «I parcheggi dello stadio si sono prestati alla perfezione ma non nascondo che l'estate prossima ci piacerebbe tornare nel cuore del borgo». D'accordo Piero Comandini, a tavola con la sua famiglia. «Il lungomare ha un altro fascino, ma qui è tutto molto più organizzato». «L'importante è mangiar bene», sorride Onorina Murtas, 62 anni, buongustaia di Uta, «e a Sant'Elia è sempre tutto ottimo. Complimenti. Tornerò anche l'anno prossimo».
Paolo Loche