Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sarà un esordio con una capienza ridotta

Fonte: L'Unione Sarda
23 agosto 2013

Per la partita contro la Sampdoria l'impianto potrebbe ospitare 5-6000 spettatori

 

Per la società rossoblù sono giorni decisivi per la firma della tanto attesa convenzione che riporterà a casa, al Sant'Elia, il Cagliari. Una firma, quella che verrà apposta quasi certamente domani dal presidente Cellino o dal vice presidente Pinna, e inizierà la corsa contro il tempo. Perché con quella benedetta firma arriveranno anche le chiavi dell'impianto per far partire a tempo di record i lavori. I tifosi diventeranno strabici, un occhio allo stadio e uno al calendario. Impossibile lanciarsi in previsioni sulle date, perché Cagliari Calcio e Comune vogliono andare di fretta, ma sempre facendo i passi secondo le regole
Però sul calendario c'è una partita segnata in rosso, Cagliari-Sampdoria, 4a giornata di campionato. Sfruttando la sosta per la nazionale e le due trasferte di fila con Milan e Fiorentina, il sogno in viale La Playa, e non solo, è quello di farsi ospitare al “Nereo Rocco” di Trieste solo domenica con l'Atalanta, prima di campionato. E, alla 4a giornata, giocare al Sant'Elia. Non il 22 settembre, come indicato dal calendario, perché quella sarà la domenica dello sbarco a Cagliari di Papa Francesco. E non il 21, in anticipo, visto che la città sarà transennata per l'arrivo di Sua Santità e, per motivi di ordine pubblico, non si potrebbe anche organizzare una partita di serie A. Ecco così scattare la macchina organizzativa, perché se si dovesse davvero realizzare il miracolo, il terzo esordio del Cagliari al Sant'Elia (dopo quello del '70 e quello premondiale dell'89) verrebbe portato alla sera del 23 settembre, col beneplacito della Lega Calcio.
Ma c'è un ma. Perché quella sarà anche la settimana del turno infrasettimanale, col Cagliari impegnato mercoledì 25 a Livorno. Spostare la gara al 23 vorrebbe dire giocare due gare in in 72 ore. Dettagli, quando si sogna finalmente di tornare in casa propria. Intanto bisogna far partire i lavori e correre. Se non sarà il 23 con la Samp, allora si spera di poter rivedere maglie rossoblù sul verde del Sant'Elia la domenica dopo, il 29, per un appuntamento d'eccezione, quello con l'Inter. Sarebbe un Sant'Elia in formato ridotto, roba da 5000 spettatori distribuiti tra Tribuna Centrale e una parte della Curva, la Nord. Nel frattempo i lavori andranno avanti, per poter portare la capienza, fin dalla gara successiva, ai definitivi 16mila spettatori, con le tribune Dalmine trasportate da Is Arenas a Cagliari.
La stagione sarebbe salva, ma si penserebbe già al futuro, al nuovo Sant'Elia, quello vero. Perché la parola d'ordine, in via Roma come nella vicina viale La Playa, è battere il ferro fin quando è caldo. E di ferro da battere ce n'è parecchio.
Alberto Masu