Lunedì riapre il cantiere dopo la pausa di ferragosto, l’assessore: «Le ferie erano previste, a ottobre l’opera sarà finita»
di Alessandra Sallemi
CAGLIARI Già scorre meglio il traffico nell’incrocio tra via Cadello, via Is Mirrionis e via Liguria con le barriere provvisorie che formano la futura rotatoria. Lunedì prossimo riprendono i lavori e tra settembre e ottobre il cantiere chiuderà definitivamente. I residenti della zona parlano solo bene della scelta di eliminare i semafori, ma c’è una domanda che circola con insistenza: non si potevano evitare due settimane di pausa a cavallo di ferragosto? Non si doveva sfruttare il periodo dell’anno meno congestionato per marciare e finire un’opera assolutamente necessaria? Non sarebbe valsa la pena di lavorarci anche di notte? I lavori saranno ancora «in corso» quando riapriranno le scuole: non era opportuno evitarlo? L’assessore alla Viabilità Mauro Coni risponde senza incertezze: «Di lavoro notturno non si può parlare per nulla e ci sono due ottime ragioni. Costano il 30 per cento in più e quindi non avremmo avuto i soldi per pagare oppure non avremmo potuto finire i lavori. Poi: frugare tra i cavi della corrente elettrica è operazione che di notte diventa rischiosa per gli operai perché non c’è illuminazione che basti. Toccare cavi, trovare i collegamenti, rimuovere i semafori è un’attività che va fatta in pieno giorno soprattutto per la sicurezza dei lavoratori e quindi nessun’altra valutazione o necessità può venire prima di questa. Poi c’è anche il diritto alle ferie delle persone, era tutto contrattualizzato, anzi l’impresa ha accettato di cominciare i lavori in anticipo su nostra richiesta: avrebbero dovuto avviare il cantiere il primo settembre, non a fine luglio. E comunque devo ricordare che il giorno del caos è stato solo uno, quando c’erano cinque squadre al lavoro contemporaneamente. Voglio anche dire un’altra cosa: questa rotatoria è arrivata molto velocemente.Un anno fa non era neppure immaginata, siamo riusciti a decidere, a progettarla, a trovare i soldi (250 mila euro), a bandire l’appalto, ad assegnare i lavori e aprire il cantiere in meno di un anno. Ci abbiamo creduto, era un’opera indispensabile che, si badi – continua Coni – come tutte le opere pubbliche avrà un limite di capacità, capiterà l’ora di punta di un giorno in cui il traffico sarà più intenso, ma al 90 per cento migliorerà la scorrevolezza e soprattutto la sicurezza, che è il motivo principale per cui si è scelto di farla. Quell’incrocio era uno dei più pericolosi della città». Nel censimento fatto due anni fa oltre via Cadello sono risultati pericolosi via Is Mirrionis, l’asse mediano, viale Colombo e via Dante. In quest’ultima strada la pista ciclabile è stata fatta anche per ridurre le corsie e quindi diminuire la possibilità di correre oppure di creare le pericolose doppie file. «Gli incidenti – spiega l’assessore – qui sono diminuiti del 40 per cento. Si passerà da tre a due corsie anche in viale Colombo, ricavando anche la pista ciclabile». Tornando a via Cadello: la pista ciclabile è già stata abbozzata verso la via Liguria, è stato allargato il marciapiede davanti alla scuola anche questo per favorire il raccordo fra le piste ciclabili che saranno una rete in futuro destinata a dispiegarsi in tutta la città.E scegliere senza limitazioni se muoversi in auto o in bicicletta.
Strada per strada l’elenco dei pericoli
la mappa
CAGLIARI. Due anni fa l’assessorato alla Viabilità con la collaborazione dei vigili urbani ha analizzato le caratteristiche dei 15mila incidenti stradali avvenuti in città negli ultimi anni e si è potuta stilare una mappa dei punti urbani più pericolosi. C’era una ricorrenza di strade negli incidenti, soprattutto in quelli con feriti anche gravi, si è fatto un esame delle situazioni che creavano pericolo e della gravità degli incidenti in relazione all’assetto della strada e si è deciso di intervenire per eliminare le concause degli incidenti. C’è una mappa a colori con zone segnate in rosso, in arancione, in giallo e in verde, a ciascuna corrisponde un livello di pericolosità. Da quando è stata messa a fuoco questa situazione è stato scritto un elenco di interventi da considerare prioritari e su tale traccia la giunta è al lavoro. Via Cadello nell’incrocio con via Is Mirrionis e via Campania era uno dei punti colorati in rosso, così come via Dante, viale Colombo e altri. (a.s.)
Ed ecco il varco tra l’Amsicora e La Palma
Nel progetto per le piste ciclabili il rondò sull’asse mediano risolve una serie di problemi annosi
CAGLIARI Nella prima giunta della prossima settimana l’assessore alla Viabilità Mauro Coni porterà il progetto per le piste ciclabili in città e in questo è contenuta la previsione di una rotatoria «importantissima», spiega l’assessore. Verrà ricavata tra via dei Salinieri, via Tramontata lungo l’asse mediano, quella che, per intenderci, aprirà il mille volte chiesto varco tra il quartiere del Sole-La Palma e la zona dello stadio Amsicora e di via Cagna. «L’asse mediano finirà in quella rotatoria – spiega ancora Coni – verrà eliminata la barriera che finora ha separato La Palma dall’Amsicora costringendo i residenti a giri lunghissimi per una tragitto che in linea d’aria non arriva a venti metri». Un miglioramento netto della circolazione stradale e dell’accessibilità di due quartieri, che ha valore anche per un’altra ragione: schiude finalmente le porte del marco di Molentargius alla città, fa uscire dalla periferia angusta l’accesso alla laguna. La rotatoria è una soluzione nata dagli studi sulla rete di piste ciclabili: per collegare la zona di Su Siccu al Molentargius, senza la rotatoria si sarebbe dovuto cercare spazio lungo gli argini, invece in questo modo si può sfruttare appieno la via Fracastoro tracciando qui una pista ciclabile di collegamento.La rotatoria ha anche un ulteriore e non secondario pregio: nell’ambito del progetto piste ciclabili, è la soluzione che costa meno. (a.s.)