CEP. Il Diamante non è omologato, gioca a Iglesias tutte le gare interne
Sempre in trasferta. Come i rossoblù di Lopez, anche il Cagliari Baseball non ha un impianto in cui disputare le gare interne di campionato, ma nel suo caso il problema si trascina da quasi quarant'anni. I giocatori del club di Aldo Pisano non sanno che cosa significhi festeggiare una vittoria tra le mura amiche.
Il quartier generale è da sempre il Diamante di via Volta, al Cep, che è un impianto buono per gli allenamenti ma troppo piccolo per essere omologato, così la squadra è costretta a emigrare a Iglesias. Lo fa da tanti anni e, nonostante le difficoltà e i costi (elevati) degli spostamenti, i risultati sono ottimi: il Cagliari disputa da lungo tempo i campionati nazionali. Nella passata stagione, da poco conclusa, ha militato in B chiudendo quarto. «Abbiamo sfiorato i playoff», spiega Pisano, «due sconfitte interne ci hanno impedito di coronare il sogno. Probabilmente, se avessimo giocato a Cagliari col sostegno del nostro pubblico, queste gare avrebbero avuto un'altra storia».
La società confida nella sensibilità del sindaco Zedda. «Ancora non abbiamo avuto l'occasione per conoscerlo, in settembre proveremo a prendere contatto con lui e con l'assessore. Siamo fiduciosi, ci auguriamo che si tenga conto del nostro curriculum». L'auspicio è che s'individui un'area da dedicare al baseball, perché gli appassionati sono tanti e il Cagliari è la società più importante dell'Isola.
Nel frattempo Pisano si gode i successi dei suoi giovani talenti, a cominciare dal piccolo Gabriele Angioi, 12 anni, figlio del coach Walter, che a Taiwan ha disputato i Mondiali (categoria Ragazzi) con la maglia della Nazionale. L'Italia ha chiuso settima, miglior piazzamento di sempre. (p. l.)