Il blitz dei teppisti durante la notte, stamattina la scoperta dei danni. Padre Tolu: “Ci dispiace vedere queste cose a pochi giorni dall’arrivo del Papa”. La condanna del governatore Cappellacci: “Gesto incivile verso il simbolo spirituale dei sardi”

redazione cagliaripad,
redazione@cagliaripad.it

Raid vandalico durante la notte davanti alla Basilica di Nostra Signora di Bonaria a poco più di un mese dalla visita del Papa, in programma il prossimo 22 settembre. A scoprire il misfatto operai e  restauratori al lavoro per il restyling della chiesa e del convento: quattro fioriere rovesciate nel sagrato (due gravemente danneggiate), abbattuti e dissaldati anche sette ''fogli'' della recinzione del cantiere per l'abbellimento della facciata della Basilica. Rovesciati per terra anche due cassonetti della spazzatura.

   I danni non sono ingenti (qualche centinaio di euro all’incirca) ma rimangono amarezza e preoccupazione. ''Non è la prima volta”, spiega il parroco padre Giovannino Tolu - vorremmo che il Santuario fosse per tutti oggetto di devozione o quantomeno di rispetto. I lavori erano stati programmati anche prima dell'annuncio dell'arrivo del Papa. Certo, ora che siamo vicini al traguardo ci dispiace vedere queste cose''.

"Un gesto incivile - sottolinea il governatore - verso un luogo il cui significato rappresenta un simbolo spirituale per tutta la Sardegna e non solo per i cattolici". Nel manifestare l'auspicio che quanto prima i responsabili siano individuati dalle forze dell'ordine, "la Regione - annuncia Cappellacci - offre la propria disponibilità ad intervenire affinché sia assicurata una maggiore custodia della Basilica. La Sardegna e la sua capitale si preparano ad accogliere Papa Francesco e migliaia di fedeli. Quattro balordi - conclude il presidente - non possono turbare l'attesa per una visita che si annuncia carica di significato per la nostra Isola".