CAGLIARI Buche, si ricomincia. Ne è ricomparsa una in via Alghero dopo che pochi mesi fa era stata chiusa la voragine di via Satta. I motivi restano gli stessi di quasi tutte le buche che improvvisamente si allargano nelle strade della città: molta parte è costruita su resti di cava o terreni che si corrodono facilmente e siccome Cagliari ha il 63 per cento di perdite d’acqua a causa delle condotte vecchie e usurata, l’acqua scorre, porta via a poco a poco il terreno su cui poggiano le strade ed ecco i cedimenti improvvisi, ma generalmente annunciati. E’ un problema vecchio, che oggi però risulta inspiegabile: per anni Cagliari è stata aperta in ogni angolo «per rifare i sottoservizi».Ne sanno qualcosa gli abitanti di Villanova, per esempio. Ma che cosa hanno rifatto se nelle statistiche nazionale il capoluogo della Sardegna resta quello col maggior numero di perdite d’acqua in proporzione all’estensione della rete idrica (naturalmente). E’ una domanda che non trova risposta e che viene rilanciata a ogni nuova buca. Non dappertutto a Cagliari c’è rischio idrogeologico, ovunque c’è il pericolo di piccole frane sotterranee.