PIRRI. Ancora critiche al sindaco
Dal Partito democratico continuano ad arrivare messaggi che mettono in crisi il rapporto col sindaco e la giunta. Questa volta, dopo la riunione della direzione cittadina che ha sancito una piccola «dichiarazione di guerra» all'amministrazione Zedda e un sostanziale scioglimento dei patti elettorali, è il gruppo consiliare Pd della Municipalità pirrese a parlare di «ostilità» da parte del primo cittadino e spiegare: «Il centrosinistra a Pirri, e in tutta Cagliari» può «confermare il risultato delle ultime elezioni comunali soltanto se riuscirà a recuperare un rapporto corretto tra le Istituzioni, una spiccata capacità di ascolto dei cittadini e una volontà vera di ripristinare ed attuare una politica di decentramento amministrativo».
Il casus belli è il Bilancio 2013 approvato dal Consiglio poco prima delle vacanze: il documento di previsione non ha ricevuto il parere della Municipalità, in segno di protesta per la mancata assegnazione di fondi per l'autonomia pirrese. Il Pd aveva presentato degli emendamenti per finanziarla con circa 300mila euro. Cifra che si è ridotta fino a 60mila euro. E infatti «l'approvazione del bilancio 2013, con la bocciatura di tutti gli emendamenti presentati a favore della Municipalità e la ridicola toppa dei sub emendamenti», dice il gruppo consiliare insieme al circolo Pd pirrese, «non è che il risultato di un diffuso atteggiamento di ostilità e fastidio nei confronti della Municipalità da parte del sindaco Zedda e di una gran parte di questa amministrazione». Per ricucire i rapporti, Zedda dovrebbe recuperare «spirito partecipativo e innovativo del 2011 e si faccia carico di avviare il percorso per un pieno trasferimento di deleghe. I partiti, tutti ma in particolare quelli di maggioranza, non possono continuare ad essere pavide comparse in un Consiglio comunale subalterno al sindaco. È necessario che il gruppo e il Pd di Cagliari riprendano con vigore la politica del decentramento e tutelino e rafforzino la Municipalità».
Il braccio di ferro tra Pd e Zedda potrebbe essere solo all'inizio: al rientro dalle vacanze il sindaco dovrà affrontare il rimpasto della Giunta, dove al momento non siedono rappresentanti dei democratici. (m.r.)