E Anna Maria Busia si dimette da coordinatrice cittadina
«Non ti rimane che schierarti con la categoria degli arrabbiati, falliti e disfattisti di cui l'Italia abbonda». «Se comandassi io, ti avrei dato un calcio nel…». Che non corresse buon sangue tra Alessio Mereu, capogruppo dei Riformatori in Consiglio comunale, e Antonello Gregorini, direttore del centro studi dello stesso partito, è noto da tempo. Ma ora i rapporti tra i due sono precipitati e potrebbero avere, addirittura, uno strascico legale.
LA VICENDA Tutto ha inizio il 14 di agosto, quando su Facebook Gregorini critica apertamente il partito per «la mancanza assoluta di giovani e di ricambio» e per «il duetto con Cappellacci». Mereu commenta poche ore dopo: «Ti dovrai rassegnare perché non solo non appartieni più ai giovani, ma quando giovane lo eri, hai provato ad affacciarti alla politica, candidandoti con risultati deludenti». Una frase che innesca una discussione sul “profilo” di Gregorini, che definisce Mereu «uno che vive di politica, con 93mila euro di reddito, derivante in gran parte da un posto politico nel consiglio di amministrazione dell'Ersu, di quelli che il nostro partito ha brigato per abolire e contro i quali si è espresso il popolo referendario». Sul punto il capogruppo in Consiglio risponde: «Niente di più falso, dimostri di essere poco informato e poco pratico del funzionamento della pubblica amministrazione, continua a studiare. Ho lavorato per oltre 40anni nelle forze armate, guadagnandomi la stima e gli apprezzamenti di molti colleghi e superiori. I miei averi sono tutti precedenti al mio ingresso in politica».
I VOTI Gregorini poi attacca apertamente Mereu anche sui voti ottenuti alle amministrative: «Il voto si controlla con i favori e questi si fanno bussando alle porte degli uffici. Sbrigando pratiche», aggiungendo poco dopo una frase che Mereu giudica (insieme a quella del «calcio») una minaccia: «Sii cauto perché farò male a te e agli altri sostenitori del sistema poc'anzi descritto».
Sempre su Facebook, il capogruppo dei Riformatori in Consiglio ha ricevuto la solidarietà della presidente dell'Ersu Daniela Noli: «Sii fiero di esser un componente dell'Ersu, così come son fiera io che tu lo sia. Ben conosciamo la situazione in cui nel 2010 abbiamo trovato l'ente e quanta fatica, lavoro quotidiano e senza orario». Dalla parte di Mereu anche Anna Maria Busia che proprio qualche giorno fa ha rassegnato le dimissioni dalla carica di coordinatrice cittadina dei Riformatori. Il motivo? Il gioco delle alleanze in vista delle Regionali 2014 che al momento vedono il partito ancora al fianco di Ugo Cappellacci. (m.r.)