Partiti uniti per spostare la vita notturna
di
Federica Lai
Martedì 13 Agosto 2013 | 01:15
Centrosinistra e Pdl insieme per “salvare” il quartiere di Marina, a Cagliari. Intanto i residenti ricorrono a vie legali contro i gestori di undici locali del rione del centro storico, e il Comune. La prima udienza è fissata per il 29 agosto.
La movida concentrata nella Marina va spalmata in altre parti della città, magari al Poetto e nella zona del porto, in via Roma. La proposta è stata fatta nei giorni scorsi dal consigliere comunale di Federazione della Sinistra Enrico Lobina, ma anche dal Pdl due anni fa. “A inizio consiliatura – spiega il capogruppo Giuseppe Farris – il gruppo del Pdl ha presentato in Consiglio comunale alcune mozioni sul tema, in particolare sul fatto che a Cagliari esiste un piano sull’inquinamento acustico che deve essere rispettato. Le mozioni sono state approvate, ma poi disattese dalla Giunta Zedda”.
Ma la proposta sembra arrivare troppo tardi. “L’inquinamento acustico – sottolinea un abitante del quartiere – ha provocato enormi danni alla salute dei residenti. Per mesi abbiamo condotto degli studi con Carmine Cara, esperto del settore e perito del Tribunale: certificati medici, foto e filmati mostrano la terribile situazione in cui siamo costretti a vivere. Dal 2009 non dormiamo la notte, con tutti i danni alla salute che ciò ha comportato. L'Assessore Argiolas ci ha ignorato, così come il Sindaco, durante le infuocate riunioni con gli abitanti della Marina. Abbiamo avviato una pesante azione legale, visto che le numerose denunce ed esposti (circa 80), non sono state prese in considerazione”.
“A Cagliari – continua il capogruppo del Pdl, Giuseppe Farris – esiste un piano sull’inquinamento acustico che crediamo non venga rispettato nel centro storico. La cosiddetta movida cittadina è concentrata in pochi metri quadrati del quartiere di Marina, e potrebbe essere distribuita in altre parti del centro storico. Ma non solo, anche al Poetto e in via Roma, nel lato mare. Zone che dal punto di vista commerciale e del turismo permettono di allargare il ventaglio dell’offerta turistica, e allo stesso tempo di alleggerire il carico diventato ormai insostenibile per i residenti della Marina”.