Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un'altra donna massacrata di botte

Fonte: L'Unione Sarda
14 agosto 2013


IS MIRRIONIS. Faccia gonfia e sanguinante: per i medici e la polizia è stata vittima di un pestaggio
 

Casalinga 53enne arriva in ospedale terrorizzata: «Sono caduta»
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Ha varcato l'ingresso del pronto soccorso del Santissima Trinità domenica all'alba. È arrivata da sola. Faccia gonfia e sanguinante. Lividi sparsi sul corpo. La prima versione, «una caduta», fornita dalla donna, una casalinga 53enne di Monserrato, ai medici non è stata convincente. L'ospedale ha così avvisato la Polizia. I primi accertamenti sono stati svolti dagli agenti della Squadra volante. Ora sul brutale pestaggio, forse usando anche un bastone o una spranga, sta indagando la Squadra mobile.
IL PESTAGGIO La vittima se la caverà con trenta giorni di cure. Ai poliziotti non ha voluto dire molto. Ma si cercano due persone. Potrebbero raccontare qualcosa di utile per ricostruire quanto accaduto. Un'aggressione per ora avvolta nel mistero. Gli investigatori mantengono il più stretto riserbo su quanto avvenuto e sulla direzione che sta prendendo l'indagine. Un pestaggio per motivi sentimentali? Botte per spaventare la donna? Calci e pugni per punirla di una soffiata? Le ipotesi in campo sono numerose. La vittima si è presentata al Santissima Trinità domenica, alle primissime luci del giorno. È arrivata sulle proprie gambe. È stata fatta entrare. I medici hanno svolto tutti gli accertamenti per escludere lesioni gravi. Le botte le hanno lasciato brutte ferite al volto e lividi sul corpo, come evidenziato nel certificato. La prognosi di trenta giorni ha fatto scattare la segnalazione al 113.
LE BUGIE Gli agenti della Squadra volante hanno raggiunto l'ospedale di Is Mirrionis. L'aggredita ha cercato di negare l'evidenza, parlando di un'improbabile caduta. «Ho sbattuto, ho fatto tutto da sola», sono state le sue parole. Versione riferita anche ai medici. I segni sul volto e sul corpo raccontavano però un'altra verità: ferite provocate quasi certamente da una brutale aggressione. Gli agenti hanno cercato di raccogliere elementi utili per far scattare subito la ricerca del responsabile del pestaggio. Ma hanno trovato la strada in salita. La donna non ha collaborato, parlando genericamente di qualche schiaffo ricevuto in strada. Dove? Alcuni elementi farebbero pensare che sia stata picchiata nella zona tra Is Mirrionis e San Michele. Anche su questo la vittima è stata abbastanza vaga.
CACCIA AL RESPONSABILE Ma chi l'ha ridotta in quel modo? Perché? La donna è stata interrogata dagli investigatori della Mobile. Avrebbe fatto alcuni nomi. Persone che potrebbero aver visto qualcosa. Poche parole su cui c'è un fitto riserbo. Anche sul movente dagli uffici della Questura non filtrano indiscrezioni. Forse la donna aggredita teme pesanti vendette. La punizione, con la raffica di botte, potrebbe essere legata a qualcosa di ben più complicato rispetto a una violenta reazione per questioni sentimentali.
Matteo Vercelli