Allo studio l’ipotesi di 200mila tagli di personale, ma potrebbe essere l’effetto del blocco al turn over
ROMA Un piano di prepensionamenti per 200mila statali? Sono scettici i sindacati, ma in allarme: ipotizzano che si tratti solo di congetture, ma non nascondono che la preoccupazione sarebbe «assoluta, seria» qualora arrivasse una conferma. Il timore è legato al silenzio del ministero. Nelle sedi sindacali non arrivano informazioni: su questo tema «nessuna proposta, nessun abboccamento, non sappiamo nulla», rispondono dalla Cisl. E non c'è traccia di una convocazione delle organizzazioni del pubblico impiego se non sulla parte normativa del contratto. Da qui un pressing forte: fare chiarezza subito, chiedono al governo, e aprire a settembre «un tavolo serio» sulla riforma della P.a. Nessun chiarimento è arrivato dal ministero, mentre il ministro Giampiero D'Alia si è soffermato sul nodo della proroga del blocco dei contratti al 2014. Servono 7 miliardi per evitarlo ed «è chiaro che in tre mesi il governo non può reperirli. Ciò che ha potuto fare in questa prima fase lo ha fatto»: è - sottolinea il ministro - una «decisione dolorosa assunta per il contenimento della spesa pubblica e per rimettere i conti in ordine», presa «da governi che ci hanno preceduto». Poi il governo andrà avanti «individuando attraverso procedure di tagli alla spesa pubblica e di lotta agli sprechi, e ce ne sono tanti ancora da eliminare, risorse per finanziare la contrattazione di secondo livello e per incentivare quelle professionalità che ci sono nella P.a. e che sono tante». Un piano da 200mila tagli per gli statali in tre anni è l'ipotesi «allo studio», secondo indiscrezioni. A prima vista sono «numeri molto in libertà», è il commento che trapela dai sindacati. Ma sarebbero «cifre assolutamente preoccupanti se arrivasse una conferma. Significherebbe ancora tagli senza qualità», dice il coordinatore dei settori pubblici della Cgil, Michele Gentile. 200mila uscite in tre anni, fanno notare in ambienti sindacali, è un ordine di grandezza che potrebbe non essere legato ad un piano straordinario di prepensionamenti, ma solo all'effetto del blocco del turn-over, considerando che la bozza del decreto per misure urgenti sull'occupazione nelle P.a, che era atteso in questi giorni sul tavolo del Consiglio dei ministri, conferma un graduale allentamento per tornare ad un pieno turn over dal 2016.