Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il grande cuore solidale della città

Fonte: La Nuova Sardegna
13 agosto 2013

All’appello della Caritas i cagliaritani hanno risposto regalando 26 tonnellate di generi alimentari in 17 giorni

POVERTÀ »DUE NUOVI CENTRI DI ACCOGLIENZA



L’ARCIVESCOVO MIGLIO Presenteremo questa realtà di solidarietà della città al Papa durante la sua visita a settembre

di Mario Girau w

CAGLIARI Quasi 26 tonnellate di generi alimentari sono il risultato di 17 giorni di straordinaria solidarietà iniziati il 24 luglio scorso dopo il grido di dolore della Caritas paralizzata dalla mancanza di risorse in un momento di crisi che vede un quarto delle famiglie sarde in stato di povertà. Nelle dispense del Centro Giovanni Paolo II di viale sant’Ignazio le provviste praticamente finite: niente pasta e frutta, solamente alcuni barattoli di pelati, zero riso, zucchero e latte. Impossibile assicurare 414 pasti al giorno. Il tam-tam della solidarietà lanciato in mille modi dal direttore Caritas don Marco Lai produce il miracolo: in pochi giorni arrivano 6500 chilogrammi di frutta e verdura, 8 tonnellate di pasta, 1715 litri di olio e 1300 di latte, 8 quintali di carne, 255 chili di zucchero e 305 di riso, quasi due quintali di formaggio. «La vera notizia – ha detto ieri mattina l’arcivescovo nel corso di un conferenza stampa – è il volto solidale di Cagliari generosa e ricca di solidarietà, non solo materiale ma anche di valori spirituali e di altruismo». «Risorse di cui la città ha particolarmente bisogno – ha aggiunto don Lai – per contrastare le emergenze abitative, le storie di povertà estrema, di abbandono, solitudine ed emarginazione nascoste nel capoluogo, polo di concentrazione regionale di tutti i malesseri sociali». La Caritas cagliaritana, braccio operativo della Chiesa e per questo presieduta di fatto dall’arcivescovo, negli ultimi anni è diventata una vera portaerei assistenziale: un centro d’ascolto diocesano, un centro d’ascolto carcere di Buoncammino, centro d’ascolto per stranieri, servizio di prima accoglienza ed emergenze cittadine a Cagliari e Quartu Sant’Elena, una mensa che assicura 430 pasti quotidiani, centro diocesano di assistenza per la distribuzione di generi alimentari,vestiario e medicine; fraternità di strada, fondazione antiusura, prestito della speranza, ambulatorio medico e di assistenza sanitaria, servizio di gestione affidati alle misure alternative, sportello legale e accoglienza richiedenti asilo. Molte iniziative destinate ad essere incrementate nei prossimi mesi con l’apertura di un centro di accoglienza con sede a Villa Asquer, in viale Ciusa, concessa dalla Regione in comodato gratuito alla Caritas, e nel recupero di alcuni spazi in Castello, nella chiesa di Santa Croce, destinati a nuove attività caritative. «Presenteremo questa realtà di Cagliari solidale – ha detto monsignor Arrigo Miglio – a papa Francesco il prossimo mese».