Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

No ai Motel Connection L'Arena fa un altro flop

Fonte: L'Unione Sarda
13 agosto 2013


Cancellato il concerto, è il quinto su venti della stagione a Sant'Elia
 

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E ora siamo a cinque su venti: con l'addio dei Motel Connection e Boosta all'Arena di Sant'Elia - si sarebbero dovuti esibire il 30 agosto - Cagliari perde esattamente un quarto del cartellone degli spettacoli estivi in pochi giorni. Questa volta la Sem organizzazione, la stessa dei concerti di Sergio Cammariere, Gino Paoli e Nina Zilli annullati tra la fine di luglio e gli inizi di agosto, ha comunicato il cambio di programma «per imprevisti e imprevedibili problemi organizzativi». Chi ha già acquistato i biglietti verrà rimborsato «nei punti vendita in cui ha effettuato l'acquisto e potràchiedere la restituzione della somma non oltre il 30 settembre 2013».
Una formula di rito ripetuta in questi giorni per evitare di sbattere in faccia al pubblico il vero motivo delle cancellazioni, cioè il flop delle prevendite. In almeno cinque casi gli organizzatori si sono accorti che il gioco non sarebbe valso la candela, e allora hanno scelto di annullare le date prima che fosse troppo tardi. Come è accaduto per gli Asian Dub Foundation (organizzato dalla Vox Day).
Sul banco degli imputati - con le attenuanti generiche della crisi economica - c'è un Arena che non è ancora entrata nel cuore né del pubblico né dei promoter, difesa dall'assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Enrica Puggioni: «Purtroppo dobbiamo fare i conti con un generale calo delle vendite dei biglietti, in tutta Italia i numeri hanno un segno negativo. Solo Milano e Roma, che hanno bacini ben più importanti del nostro, riescono a reggere. Nel resto della Penisola si è registrata una diminuzione degli incassi del 23 per cento».
Insomma: il panorama è deprimente e Cagliari non fa eccezione. Se addirittura l'Heineken jammin' festival, dopo 14 anni di onorato servizio, nel 2013 non vedrà la luce, significa che il sistema è in crisi non solo in Sardegna. «Per ora i concerti sono andati secondo le aspettative. Non possiamo pretendere che i numeri siano gli stessi di Milano o Roma. Per i Litfiba all'Arena c'erano 4.600 persone, mentre nel resto del tour gli spettatori sono tra i sette e gli ottomila. Nina Zilli a Milano riesce a staccare mille biglietti. Dunque non possiamo lamentarci se le prevendite, prima della cancellazione definitiva della data nell'Isola, erano poche centinaia».
Eppure nei giorni scorsi gli organizzatori hanno puntato il dito anche contro i difetti dell'Arena di Sant'Elia: poco fascino, cattiva acustica, troppo grande e dispersiva. «Questo è l'unico spazio che ci è stato offerto per l'estate. Purtroppo sarebbero serviti spazi un po' più piccoli e magari più belli», ha detto Roby Massa, numero uno di Spettacoli&musica. Per l'assessore della Giunta Zedda, che ha creduto e crede ancora nella struttura nata nel 2012 e confermata quest'anno, «non si può dare la colpa a uno spazio che consente agli organizzatori di avere palco e spalti a un prezzo basso», circa 1700 euro al giorno. I motivi delle cancellazioni e del flop delle prevendite semmai sono da ricercare «nella scelta sbagliata di concentrare quasi tutti gli appuntamenti ad agosto». In un momento in cui i soldi scarseggiano, è difficile acquistare in un mese più di un biglietto, che costa tra i 20 e i 65 euro.
«La verità è che si è fatta poca pubblicità agli eventi e sono stati scelti nomi che solitamente non fanno grandi numeri in termini di pubblico. Forse c'è la necessità di programmare per tempo il cartellone e ipotizzare una stagione divisa in due parti: nella prima l'Arena può essere allestita per concerti con un pubblico maggiore, nella seconda si concentrano le date degli eventi più piccoli. Per fortuna la struttura si presta a questo tipo di discorso. Di sicuro la scelta di realizzarla a Sant'Elia è azzeccata: tra poco lì ci sarà la passeggiata e un'area verde. E forse è la prima volta che non riceviamo lamentele da parte degli abitanti».
Michele Ruffi