Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Statali, no ai tagli nell'Isola»

Fonte: L'Unione Sarda
13 agosto 2013

La Cisl apre a una spending review che porti fondi al lavoro giovanile
 

Eliminare gli sprechi, snellire e velocizzare le procedure nella Pubblica amministrazione senza sforbiciare posti di lavoro. Arriva dalla segreteria regionale della Cisl sarda l'invito a non attuare tagli sui dipendenti pubblici ma, al contrario, a finalizzare le risorse risparmiate per rafforzare il fondo per l'occupazione giovanile. Se da un lato è inevitabile procedere con le politiche imposte dalla spending review, dall'altro la proposta della Cisl regionale va controcorrente. In periodo di crisi generale, dove i livelli di disoccupazione hanno raggiunto livelli vertiginosi, «tutto dovrebbe essere vagliato con scelte e azioni mirate».
I TAGLI La decisione del Consiglio dei ministri che, giovedì scorso, ha stabilito con un provvedimento il blocco degli stipendi per 5 anni e lo stop al turnover, ha scatenato le prime reazioni. Tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno è probabile che il malcontento degli statali possa sfociare in una manifestazione nazionale. «Sul fronte dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego», sottolinea la segretaria generale regionale della Cisl, Oriana Putzolu, «si è fermi da anni. Riteniamo che sia particolarmente importante recuperare dagli sprechi della Pubblica amministrazione per destinarli al fondo per l'occupazione giovanile e anche agli interventi di miglioramento destinati al personale della PA. La proposta della Cisl è finalizzata proprio alla richiesta di creazione di nuovi posti di lavoro». La Cisl, insomma, respinge con un secco rifiuto le ipotesi di tagli al personale ma si mostra disponibile a discutere soluzioni indirizzate a un utilizzo più efficiente delle risorse umane.
I DATI NELL'ISOLA Anno dopo anno rimane problematica la situazione a livello regionale dove, secondo dati diffusi dalla Cisl sarda, nel 2010 i dipendenti pubblici nel'Isola erano 105.257, ovvero 62,82 ogni mille abitanti. In base a una suddivisione stilata a maggio 2012 dal Servizio bilancio del Senato, nell'Isola il record di dipendenti pubblici opera nel settore scolastico (il dato si attesta a 32.703 lavoratori). Seguono gli impiegati nel servizio sanitario nazionale (21.471), nel sistema regionale e delle autonomie locali (20.278), e poi nei Vigili del fuoco e corpi di Polizia (11.776), nelle Forze armate (6.321), in Ministeri, Prefetture e carceri (5.092), Università (3.458), Agenzie fiscali (1.516), Inps, Inail e altri enti non economici (1.475).
Secondo la Cisl, nonostante l'impegno dei singoli dipendenti e di alcune riorganizzazioni, la macchina della Pubblica amministrazione continua a non dare risposte all'altezza delle necessità dei cittadini.
Eleonora Bullegas