L'idea che ha in mente il sindaco
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Il modello è quello di Udine, almeno la seconda versione: la prima, come spesso ricorda il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, venne bocciata dalla Corte dei Conti per la mancanza di una «gara a evidenza pubblica» per la ristrutturazione dello stadio.
L'amministrazione friulana ha ceduto il diritto di superficie, per 99 anni, in cambio di poco più di 20 milioni, che l'Udinese pagherà realizzando le opere di riqualificazione dell'impianto. Nel nuovo "Friuli", che sarà pronto in tre anni (il cantiere è già aperto), ci saranno ristoranti, un centro sportivo, una struttura per il benessere e l'Udinese Store. La Giunta Zedda ha un'idea simile del nuovo Sant'Elia, che potrebbe ospitare ristoranti, un albergo, negozi. «Tutto tranne centri commerciali e abitazioni», ha detto anche ieri il sindaco. A Udine il Comune spendeva troppo per la manutenzione dello stadio nato nel 1976 e ristrutturato nel 1990. Ecco perché ha deciso di darlo per quasi un secolo alla squadra di calcio. Ora diventerà più piccolo, coperto e riscaldato. Senza la pista di atletica e utilizzabile anche per spettacoli e concerti.
Un po' quello che ha fatto la Juve con il Delle Alpi, buttato giù e trasformato nell'apprezzatissimo "Juventus Stadium". Per la costruzione dell'impianto torinese, che quest'anno ospiterà la finale di Europa League, si è tentato di recuperare il più possibile il materiale proveniente dal vecchio stadio. Il calcestruzzo è stato triturato e l'alluminio, l'acciaio e il rame sono stati fusi e riutilizzati per la nuova costruzione, ottenendo così un risparmio di circa 2,3 milioni di euro. Non è un caso che ieri il primo cittadini Zedda abbia detto che «vogliamo ristrutturare il Sant'Elia e non restaurarlo: questo significa che qualche parte potrebbe essere anche buttata giù, ma ad esempio si potrebbero riutilizzare le opere di palificazione che hanno consentito di costruire su un'area che prima era una palude».
Proprio come successo ancora una volta per realizzare lo Juventus Stadium di Torino, dove sono stati riutilizzati i basamenti in calcestruzzo armato dei "tiranti" del vecchio Delle Alpi, oltre ad altre opere che avevano ancora un'utilità. ( m. r. )