CARITAS. Don Marco Lai
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Don Marco Lai, direttore della Caritas, traccia un quadro drammatico: «I poveri per strada sono aumentati tantissimo, mai come in questo momento si sono viste tante situazioni estreme». Non solo extracomunitari «ma anche tanti italiani, cagliaritani. I dormitori in città sono tutti strapieni e la domanda continua a crescere. Bisogna trovare una soluzione».
In viale Sant'Ignazio i 42 posti letto nel dormitorio della Caritas sono tutti occupati, così come i 25 gestiti dall'associazione L'Aquilone, di don Carlo Follesa, e i 15 disponibili nella comunità alloggio portata avanti dalle suore Vincenziane. «La crisi si fa sentire soprattutto dal punto di vista abitativo - spiega don Lai -. Chi finisce per strada non ci arriva per sua volontà. Non è più tempo di fare demagogia al contrario, si deve intervenire immediatamente e trovare una soluzione».
Anche Salvatore Floris, delegato regionale dell'area socio-assistenziale della Croce Rossa, lancia un grido d'allarme: «I casi dell'ex Cariplo e di via Azuni non sono gli unici. In città ce ne sono tanti altri ugualmente estremi». La mappa della disperazione porta alla zona della Scaffa. «Vicino al porto canale in una stanzetta di pochi metri quadri abitano in cinque senza acqua né elettricità, gli portiamo da mangiare e indumenti da tre, quattro anni. Più avanti c'è una baracca fatta di carta e lamiere dove un extracomunitario vive come un animale. E poi ci sono i vagoni dismessi, diventati alloggi di fortuna di un numero sempre crescente di disperati e alcune cabine dell'Enel dismesse».
Alla sede della Croce Rossa di viale Merello sono 4200 gli assistiti solo a Cagliari, 4679 in tutta la provincia. Poco meno di diecimila in tutta l'Isola. A questi si aggiungono i sessanta senzatetto che vivono per strada. I Servizi sociali del Comune aiutano più di tremila persone.
Sa. Ma.