Lavori a tappe forzate per l’amministrazione anche la settimana di Ferragosto Il sindaco: «Da tifoso e cagliaritano sono contento che il Cagliari torni in città»
di Stefano Ambu
CAGLIARI
Poetto e stadio Sant'Elia, niente vacanze: la corsa (sotto il sole) contro il tempo è appena iniziata. Sul fronte mare, i mesi di agosto e settembre, dopo l'approvazione in Consiglio della variante al Puc, serviranno per arrivare puntuali e preparati all'appuntamento, entro la fine del 2013, con il Pul, il piano di utilizzo dei litorali decisivo per il futuro della spiaggia e dei chioschetti. Niente ferie anche per l'altra partita, quello allo stadio: si lavora anche nella settimana di Ferragosto per accelerare le procedure. E, per il 25 o 26 agosto, il Comune ha chiesto la convocazione di una conferenza di servizi. »Cercheremo di arrivare al traguardo nel più breve tempo possibile – ha detto ieri mattina Il sindaco Massimo Zedda – noi siamo pronti: va detto che, pure con la procedura d'urgenza, anche per tutto ciò che farà la società si dovrà procedere come se la stazione appaltante fosse un ente pubblico. E il comune è il soggetto che deve controllare il rispetto delle norme». Tempi ancora da definire: nel frattempo il Cagliari giocherà a Trieste. Lo stesso Zedda ha rilanciato il progetto del nuovo stadio: «Preferirei l'accordo diretto con un privato sulla base delle linee guida da noi fissate – ha detto – gli unici limiti sono i no al centro commerciale e all'edilizia residenziale. Se la società ci dovesse presentare il suo progetto, sempre sulla base delle linee guida indicate, saremmo sicuramente pronti ad andare avanti». Sindaco soddisfatto per il ritorno del Cagliari in città: «Finalmente: lo dico da sindaco, tifoso e cagliaritano – ha detto – e mi fa piacere anche per squadra e giocatori: a nessuno fa piacere non avere una casa». Tornando invece alla questione mare il Comune ha voluto precisare che la nuova collocazione dei baretti, qualche metro più vicino alla strada, non cambierà nulla per quanto riguarda le concessioni. Lo ha chiarito l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau: «I chioschetti rimarranno sempre in una porzione di territorio del demanio marittimo – ha detto – ma sotto il profilo urbanistico usciranno dalla zona H e entreranno in un'area riservata alla viabilità. La gestione di queste zone è affidata agli enti locali e, in questo caso al Comune». Anzi l'amministrazione vuole dare una mano agli operatori: «Stiamo valutando – ha detto Frau – di occuparci direttamente noi della sistemazione del plateatico e dei sottoservizi: stiamo lavorando in questa direzione». I chioschetti saranno sistemati in posizione parallela rispetto alla strada lungo la fascia tra asfalto e arenile. «Tutto sta confluendo in un unico binario – ha detto Zedda – da un lato il Pul e la variante al Puc, dall'altra il progetto del lungomare».