Per consentire i lavori di montaggio oggi sosta vietata tra la Prima fermata e l'Ottagono
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Dopo la tempesta giudiziaria dei mesi scorsi al Poetto finalmente tornano i baretti, anche se metà stagione è ormai andata. I primi sei hanno riaperto all'inizio di agosto, mentre ora è arrivato il via libera al montaggio di altri nove chioschi. Le autorizzazioni sono state rilasciate ieri mattina dal Comune: le operazioni cominceranno già questa mattina. Per poter consentire agli operai di eseguire in sicurezza i lavori sul lungomare sarà vietata la sosta dei veicoli dalle 8 alle 20 nel tratto compreso fra la prima fermata Ctm e l'Ottagono, in corrispondenza dei chioschi Lanterna Rossa, Il Nilo, Palm Beach, Otium, Oasi Cafè, Il Fico D'India, Twist Bar, Sesta Area e La Sella del Diavolo.
Il divieto di sosta con rimozione forzata sarà in vigore su ambo i lati ad esclusione dei mezzi dei richiedenti. Inoltre, nel tratto interessato dai lavori, sarà ridotta la carreggiata e sarà istituto il senso unico alternato di circolazione, regolato da «movieri» ingaggiati dai titolari dei baretti, nella corsia adiacente la corsia preferenziale Ctm. Per riaprire le attività ci vorranno pochi giorni. L'autorizzazione scadrà il 31 dicembre. Intanto ieri in Consiglio è stata approvata la variante per spostare i futuri chioschi di qualche metro verso la strada per uscire dalla cosiddetta zona H, area di massima tutela. Nonostante le richieste dell'opposizione di rinviare a settembre la discussione e le lamentele, per nulla velate, di diversi esponenti della maggioranza sui tempi stretti a disposizione dei consiglieri per esaminare i documenti dell'ufficio Pianificazione del territorio. I chioschi verranno realizzati nella fascia tra la spiaggia e la strada, dove ora si trovano le palme. La delibera è stata approvata con 20 voti favorevoli, 6 contrari e 8 astenuti.
All'inizio della scorsa estate, demoliti i precedenti baretti abusivi e in attesa dell'approvazione del Pul, il Comune aveva rilasciato 15 concessioni provvisorie per realizzare delle strutture amovibili in legno. L'autorizzazione prevedeva però che entro il 31 ottobre i nuovi manufatti fossero smontati e che per la stagione estiva 2013 si rinnovasse l'intero iter. Le strutture invece sono rimaste in piedi mentre la Regione solo il 10 aprile è riuscita a varare la salva-chioschi. Nel frattempo però, dopo le relazioni della polizia municipale e della Capitaneria di Porto, è intervenuta la Procura: scaduta l'autorizzazione i baretti avrebbero dovuto essere smontati e, a partire da quel momento, sono da ritenersi a tutti gli effetti abusivi.
Una tesi fatta propria sia dal Gip Cristina Ornano che dai giudici del Riesame, che avevano spiegato come la legge salva-chioschi può valere per il futuro, ma di certo non sana gli abusi edilizi commessi sino ad oggi. A questo punto ai 18 titolari indagati per violazioni urbanistiche e paesaggistiche non restava che la strada assai impervia della Cassazione, il cui pronunciamento sarebbe però arrivato a stagione balneare abbondantemente iniziata se non ormai finita. Oppure fare ciò che si sarebbe dovuto fare sette mesi fa: cioè smontare i chioschi per rimontarli a ridosso dell'estate con in mano una nuova autorizzazione. Alla fine è stata scelta a seconda strada e la situazione si è subito sbloccata.