Allo studio nuove norme per garantire il diritto al riposo dei residenti
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Cagliari cambia ed è sempre più proiettata verso il turismo. Per questo il Piano acustico cittadino dev'essere rivisto. La commissione comunale ai Servizi tecnologici ha iniziato i lavori per mettere mano al regolamento in attesa di portarlo tra i banchi del Consiglio.
«La nostra città sta vivendo un periodo di transizione tra il passato e il suo futuro turistico e oggi vive anche la notte», spiega il Presidente della Commissione Fabrizio Marcello. «Assistiamo a un fenomeno che sta trasformando la città, con aree urbane sempre più frequentate dai turisti e dai cagliaritani che stanno riscoprendo anche le zone del centro». Il tema è attualissimo e coinvolge tutti i quartieri urbani: dalla Marina alla Mem e ritorno, da via Mameli a via Roma, da piazza Yenne a Castello. L'attuale Piano acustico è di tre anni fa, «va adottato, ci sono aree ancora non normate», sottolinea Marcello. «Stiamo ragionando in Comune per realizzare un apposito piano capace di regolamentare la vita notturna e diurna coniugando le esigenze dei residenti con quelle dei commercianti», precisa il consigliere del Pd. «È necessario trovare anche aree alternative per lo svago ed i momenti ricreativi dopo la mezzanotte. La movida, a una certa ora andrebbe spostata dal centro storico e dirottata verso le zone periferiche, oppure nell'area del porto, ovviamente se si troverà un accordo con l'Autorità portuale».
E il presidente Piergiorgio Massidda avanza una proposta: «Trasferiamo la movida al molo di Ponente». L'idea è ambiziosa. «Si potrebbero creare piccole isole con bistrot e baretti, stiamo liberando l'area, l'unico nodo è il Piano regolatore».
Sa.Ma.