Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La movida della Marina sul tavolo del giudice

Fonte: La Nuova Sardegna
6 agosto 2013

Ricorso al tribunale civile degli abitanti disperati per il chiasso, l’udienza è il 29 Diffida al sindaco: «Applichi le leggi contro l’inquinamento acustico»




di Alessandra Sallemi w

CAGLIARI Finisce davanti al giudice l’insopportabile movida del quartiere Marina. Venerdì l’avvocato Silvana Congiu per il comitato “Rumore no grazie” ha depositato un ricorso al tribunale civile contro undici titolari di locali nelle quattro vie (Sardegna, Napoli, piazza Santo Sepolcro e Dettori) dove la tempesta dei decibel dura ormai da un tempo infinito, l’udienza è fissata per il 29 agosto. E non basta, ieri sempre l’avvocato Congiu ha inoltrato la diffida al sindaco e al prefetto affinché entro 30 giorni facciano tutto ciò che le leggi stabiliscono sulla tutela della quiete pubblica. E se le istituzioni dovessero continuare ancora a nascondersi dietro un dito ignorando anche questo passo compiuto dai disperati abitanti della Marina, Congiu presenterà ricorso al Tar contro il silenzio dell’amministrazione tenuta, secondo varie leggi, a far rispettare la quiete pubblica, la vendita di alcolici (in via Barcellona si vendono a oltranza in alcuni market), il sonno notturno e, ormai anche la salute di chi è costretto a prendere sonniferi perchè altrimenti non si dorme. Il portavoce del comitato è Marco Marini, già assessore regionale al Turimo, «uomo di sinistra», come spiega subito per evitare che si butti in politica una questione che invece «riguarda la legalità, la giustizia, i diritti delle persone». «C’è un hotel della Maddalena che fra i suoi requisiti di valore propone il silenzio e la quiete – dice Marini –, qui c’è un albergo che d’estate non può utilizzate le camere affacciate su una delle strade più chiassose, un B&B che comincia a ricevere recensioni negative per il rumore, alcuni appartamenti sono ormai considerati invendibili, chi ha potuto è andato a vivere altrove, io ogni sera decido in quale angolo della casa posso mettere il materasso. Nel novembre scorso a Torino si è tenuto un convegno dal titolo ”Malati di movida” dove un avvocato di Barcellona ha raccontato della durezza dei provvedimenti presi contro sindaci che non facevano rispettare le leggi che devono difendere i cittadini dall’inquinamento acustico. L’inquinamento acustico fa ammalare, l’Oms raccomanda i decibel massimi sotto i quali ogni rumore deve essere contenuto tra le 10 di sera e le 7 del mattino e noi alla Marina nei rilievi che ormai facciamo periodicamente sforiamo di troppi decibel. Ma nessuno fa niente, il sindaco, sull’ultimo rilievo, non ha voluto saper nulla. Paragonati alla velocità stradale, sarebbe come se le auto anziché a 120 chilometri orari andassero a 400. E ai patiti dei numeri propongo questo dato: ogni anno 1.500 persone lasciano Cagliari, sul piano economico per tamponare questa perdita ci vorrebbero 270 mila turisti in più ogni anno».