Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Comune Pari opportunità niente atti, solo gettoni

Fonte: Sardegna Quotidiano
5 agosto 2013

 

 

LA COMMISSIONE L’organismo con 17 componenti, tutte donne, continua a riunirsi a cadenza settimanale. A bilancio niente soldi per le iniziative, ma continua l’erogazione dei “rimborsi ”

Nel bilancio approvato ieri non c’è un solo euro previsto per la commissione Pari opportunità. Che però continua a riunirsi, quasi con cadenza settimanale, per cercare di programmare eventi, simposi e convegni. Iniziative nobili, e non potrebbe essere altrimenti per la commissione che si occupa del gentil sesso. Tanto più che tutti le componenti, 17, sono donne. Ognuna prende lo stesso “gettone ” ri - servato ai consiglieri comunali: 77,47 euro, regola valida fin dal lontano 2001, per «predisporre programmi e proposte per promuovere le azioni necessarie a rimuovere discriminazioni di ordine sociale, culturale ed economico che limitano la possibilità di affermazione delle donne». Almeno, così si legge nelle due determine dirigenziali, di maggio (2.401,57 euro e giugno (2.556,51 euro), firmate da Ersilia Tuveri, dirigente del servizio Affari istituzionali. Tra le righe, si nota che per la commissione gli euro previsti da palazzo Bacaredda sono 19.980. Solo per i gettoni, beninteso. Nessuna voce di spesa, invece, per poter dare libertà di movimento alla commissione: in pratica, è impossibile organizzare qualsivoglia iniziativa che comporti un costo da un centesimo in su. Lo scorso 8 marzo Marisa Depau (Sel) si dimette da presidentessa dell’organismo. Motivo: senza un soldo bucato messo dal Comune, il tempo passa tra chiacchiere e belle parole, ma null’altro. Il 23 aprile il suo posto viene preso da Elisabetta Dettori: oltre al ruolo di presidente della commissione rosa è anche una componente del coordinamento cittadino del Pd. In via Roma la commissione Pari opportunità si riunisce una volta alla settimana: nell’ultimo periodo hanno ospitato assessori e tornerà a riunirsi a settembre. «I problemi delle donne sono tanti e si possono risolvere solo se ci sono dei fondi, nel bilancio di quest’anno non c’è neppure la voce apposita. È inutile riunirsi e prendere i gettoni se agli obbiettivi individuati non fanno seguito azioni reali», dice Marisa Depau. Da quando ha lasciato polemicamente il ruolo di presidente, ha presenziato a poche riunioni della commisione. «L’anno scorso ero riuscita a avere cinquemila euro dal Banco di Sardegna, per far fare giornate di mare ai trenta bambini che alloggiano nella casa albergo di Mulinu Becciu», ricorda la consigliera di Sel, “dico no a convegni o studi, non portano da nessuna parte. Le donne in sofferenza in città sono tante, bisogna attivarsi per creare consultori e centri di aggregazione, al centro così come nei quartieri periferici». P. R.