IN CONSIGLIO C’è il via libera al documento finanziario Più soldi per gli asili. Restano le fibrillazioni in maggioranza
Il bilancio comunale di previsione passa con i voti di tutta la maggioranza e il no dell’opposizione (si astiene solo il sardista Paolo Casu, che ultimamente flirta con Sel). A differenza dei giorni precedenti, quelle di ieri sono state cinque ore di calma apparente, soprattutto tra i banchi di chi governa da due anni la città. Certo, restano vive tutte le criticità emerse, pare fissata per lunedì sera una direzione cittadina del Pd. Il rapporto tra il sindaco Massimo Zedda e la sua stessa maggioranza non è felice: a meno di sorprese, però, se ne riparlerà dopo la pausa estiva dai lavori del consiglio. Nella lunga ultima giornata di maratona per l’approvazione del documento contabile, pian piano tutta l’opposizione ha ritirato gli emendamenti. La maggioranza ha approvato gli unici due emendamenti possibili da votare a valere sul debito del Cagliari calcio: i 200mila euro stanziati per garantire sessanta posti negli asili nido per quest’anno e per coprire numerose richieste inevase negli anni passati, fortemente voluto dal Pd Fabrizio Rodin. Via libera anche a 30mila euro per riconfermare gli abbonamenti Ctm per le fasce più deboli nel 2014, prima firma di Enrico Lobina (Fds). I restanti emendamenti della maggioranza sono stati convertiti in ordini del giorno. Confermato anche l’impegno su Pirri, sessantamila euro alle voci verde pubblico e promozione territoriale. È al momento delle dichiarazioni che c’è chi si toglie sassolini dalle scarpe, chi plaude alla manovra e chi la boccia. «Il consiglio esce vincitore ma non tutti i consiglieri hanno contribuito al risultato, c’è chi si è voluto intestare una medaglietta sui singoli emendamenti anziché pensare alla collettività», dice il capogruppo Pdl Giuseppe Farris, voto contrario, «non si era mai visto un bilancio privo di assessore e presidente di commissione. Come opposizione siamo stati responsabili, garantendo il numero legale e non ricevendo critiche sugli emendamenti proposti». Dai banchi della maggioranza c’è Sergio Mascia, capogruppo Sel: «Un atto importante che scaturisce dal consiglio, ho visto un clima più pacato rispetto all’anno scorso», osserva, «se l’ostruzionismo è finalizzato a progetti positivi, ben venga». Polemiche ma pulsante verde da Claudio Cugusi (Pd): «La bocciatura dell’housing sociale è emblematica della scarsa lucidità del consiglio, un naufragio che investe la città e la nostra credibilità. In urbanistica si colgono i giudizi reali degli utenti su di noi, ricordo il buco economico della casa di riposo di Terramaini, mamma di tutte le nefandezze. Ma credo ancora nel progetto politico di due anni fa». Alessio Mereu (Riformatori) parla di «minoranza responsabile, votiamo contro perché si deve migliorare in vari settori». Davide Carta (capogruppo Pd): «La prossima relazione contenga chiare indicazioni sulle priorità, come consiglio siamo stati protagonisti, come sul fondo di un milione di euro della Tares». E il sindaco Massimo Zedda: «I tempi sono cambiati, oggi le risorse sono poche. Ci siamo dimostrati seri, non esistono salotti o poteri strani ma pieno dialogo. Gli ordini del giorno vanno spalmati su un unico progetto generale». Paolo Rapeanu