Il club ha chiesto una serie di modifiche, c'è la disponibilità del Comune
Stasera l'incontro per riscrivere la convenzione
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L'obiettivo è chiudere in quarantotto/settantadue ore. Definire la convenzione (e il canone) farla licenziare in commissione e portarla in Consiglio comunale per l'approvazione finale. Stasera alle sei gli avvocati del Cagliari calcio incontrano i dirigenti di Palazzo Bacaredda per risolvere - sulla carta - il problema Sant'Elia. Nei giorni scorsi la bozza dell'accordo è stata trasmessa al club rossoblù che ha contestato alcuni punti. Ma i margini per le modifiche ci sono, già la lettera d'accompagnamento sottolineava il fatto che si potesse cambiare, «sia in relazione alle proposte che la società ritenesse di presentare, sia per ulteriori autonome integrazioni e correzioni da parte dell'amministrazione». E nei giorni scorsi in Aula il sindaco Massimo Zedda lo ha ribadito: c'è la volontà di fare in fretta. Ora che il bilancio è passato, con dentro i cinquecentomila euro pubblici per una parte delle manutenzioni nel vecchio stadio, il prossimo passaggio prima delle ferie estive è l'ok al contratto, la stesura del verbale e la consegna delle chiavi al presidente Cellino.
Speriamo bene. Ogni giorno che passa si allontana il sogno di tornare a giocare le partite del prossimo campionato in casa. Il Cagliari calcio ha sottolineato di non poter «prendere in consegna lo stadio Sant'Elia così com'è». Cioè: la richiesta, quella scritta nella prima versione del capitolato e poi cancellata, è che il passaggio formale avvenga al termine dei lavori».
Ancora, l'iter per l'agibilità deve essere guidato dal Comune: «Si era chiarita la ferma disponibilità a far pervenire gli elaborati progettuali commissionati alla Coni Servizi per il conseguimento dell'omologazione ai fini sportivi, e il Comune doveva occuparsi delle autorizzazioni alle opere necessarie, così come della presentazione dei progetti alla Commissione provinciale di vigilanza per i locali di pubblico spettacolo».
Il club, nella nota inviata al servizio pubblica istruzione, politiche giovanili e sport, ha fatto presente che «il Comune dovrebbe adottare, nell'ambito della normativa dei Lavori pubblici, procedure d'urgenza». In realtà, l'offerta che oggi il privato porterà al tavolo delle trattative è di poter eseguire interamente gli interventi, per velocizzare al massimo le operazioni. Altro aspetto da rivedere è la durata. Il Comune ha predisposto una convenzione annuale (rinnovabile per un periodo analogo, in attesa di una gara pubblica per la realizzazione di un nuovo impianto). Il Cagliari chiede «una formula in cui ci sia la possibilità di recuperare almeno una parte dell'investimento sui prossimi esercizi». Secondo le prime stime, per rimettere in sesto il Sant'Elia che, prima del montaggio delle tribune metalliche amovibili, ha bisogno di una manutenzione diffusa, l'investimento complessivo si aggira intorno ai tre milioni di euro. (cr. co.)