Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cugusi lascia la presidenza della commissione

Fonte: L'Unione Sarda
2 agosto 2013


CONSIGLIO. Dal Pd l'attacco a Zedda: «Sull'housing sociale soltanto parole»
Terremoto sul bilancio
 

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E pensare che l'accordo tra maggioranza e opposizione era stato trovato abbastanza agevolmente e gli emendamenti, dopo la maratona (in aula fino a mezzanotte) di mercoledì, in parte erano stati ritirati. Invece la seduta di Consiglio di ieri ha portato - a sorpresa, ma non troppo - in dote più di un'incrinatura nei rapporti all'interno del centrosinistra: il presidente della commissione Bilancio Claudio Cugusi (Pd) si è dimesso dopo la bocciatura da parte dei dirigenti del finanziamento per una nuova agenzia che si sarebbe dovuta occupare di housing sociale. «Mi aspettavo da parte del sindaco una parola a difesa di questo tema, su cui tutti concordiamo, ma evidentemente solo nei discorsi e non nei fatti. Io non mi sento più di presiedere la commissione competente in questa materia, mi sentirei ridicolo. Niente mi toglie la dignità, né politica né di personale. Questa», ha detto Cugusi, «non è più una cosa seria e io mi dimetto».
LA MAGGIORANZA Ma pure negli altri partiti di maggioranza, come ad esempio Sel, non tutti sono contenti di questa sessione di Bilancio e degli emendamenti proposti dalla coalizione al governo della città. Poi c'è chi non è soddisfatto dell'accordo che ha permesso di votare l'emendamento proposto dal Pdl e poi modificato da un subemendamento firmato dai capigruppo Giuseppe Farris e Davide Carta sulla riduzione della Tares. In sostanza si è trovato il milione di euro - che proverrà anche dalle somme recuperate dal Cagliari calcio - per abbassare la tassa per le famiglie numerose e per gli alberghi con ristorante. Come volevano i pidiellini, anche se sul tema si è subito notata una convergenza bipartisan.
GIUNTA SOTTO Altro dettaglio importante della serata, andata avanti anche ieri fino a tardi: la Giunta è andata sotto nella votazione di un emendamento proposto da Ferdinando Secchi (Idv) per finanziare con 30mila euro progetti di partenariato. Un documento a cui il sindaco si è dichiarato apertamente contrario, che però è stato comunque approvato (le uniche a votare contro sono state le consigliere di Sel). In questo clima, ieri la maggioranza di centrosinistra nella Municipalità di Pirri ha precisato che la mancata approvazione del Bilancio comunale in realtà è una «non espressione» del parere obbligatorio. La scelta «non è una procedura di approvazione o di bocciatura di quanto presentato dalla Giunta», specificano i consiglieri pirresi. Ma questo, forse, è il problema minore.
Michele Ruffi