Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Teatro Civico e Castello, qui batte il cuore di Cagliari

Fonte: L'Unione Sarda
1 agosto 2013


Cinema, dibattiti, aperitivi: al via la rassegna “Visioni di città: racconti intrecciati”
 

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Il Teatro Civico di Cagliari, l'ideale cuore culturale della città - una volta le prime delle Opere si rappresentavano in questo spazio che con la guerra ha perso per sempre la volta - riprende a battere. E lo farà per due mesi, agosto e settembre, con l'aiuto di un coro di voci cittadine che daranno vita a un robusto e variegato calendario di appuntamenti, dal cinema alla musica, dalle visite guidate alle mostre, dai reading agli aperitivi, racchiuso nel significativo nome “Visioni di città: racconti intrecciati”. Proprio come fossero trama e ordito di un tessuto sul quale voci diverse scrivono ciascuna un suo pezzetto di storia nel quale il quartiere di Castello, il teatro e suoi musei diventano il fulcro vitale.
Non a caso a raccontare il nuovo inizio del Civico di via De Candia c'erano Enrica Puggioni e Francesca Ghirra, assessore alla Cultura e presidente della Commissione Cultura del Comune di Cagliari . Con loro Paolo Marongiu, che ha portato la voce dei castellani (è il presidente del comitato di quartiere), Antonello Zanda della Società Umanitaria Cineteca Sarda, che partecipa al progetto con una rassegna di film dove la città è protagonista, e Alessandro Pistis, presidente dell'associazione Orientare, una delle tante che partecipano alla rinascita del gioiello cittadino. Perché qualsiasi sia la proposta, escluso il martedì giorno di chiusura, il baricentro sarà il Teatro, dalle 18 alle 23.
Curato con un intervento-tampone che è servito a fare fronte «all'emergenza di funzionalità», e parzialmente riaperto la settimana scorsa con la mostra di Piranesi - ha spiegato l'assessore Puggioni - «il Teatro rinasce con un progetto partecipato e condiviso che diventa il pretesto per scrivere le nuove trame della città». Il tutto dentro costi contenuti: “Visioni di città: racconti intrecciati” costa 12 mila euro. Ai soldi, tema delicato quanto spinoso, ha fatto riferimento anche Francesca Ghirra: «Nel bilancio triennale che sta per essere approvato sono stati stanziati 300 mila euro per il Teatro, di cui centomila da spendere entro l'anno».
Il futuro del teatro che parlerà più linguaggi artistici è già iniziato ieri con la rassegna di cinema argentino organizzato dall'associazione “Amerindia-Cinema Sassari”, che ha fatto da apripista. Fino al 4 settembre saranno l'appuntamento del mercoledì.
«Questi incontri - ha osservato Paolo Marongiu - sono il primo passo per un percorso più lungo nel quale far emergere il tessuto e l'identità di Castello». Le visioni di città saranno quelle dei disegni di un maestro come Piranesi, ma anche quelle dei dibattiti che la facoltà di Architettura promuoverà nella scuola estiva dal 2 al 15 settembre. Sarà poi lo sguardo dei registi scelti per la rassegna curata dalla Cineteca sarda che ha in programma titoli come “Lisbon Story” o “Manhattan”, due classici nei quali la città ha un ruolo decisivo, ma anche “Il Fuggiasco” girato a Cagliari o “Tutto torna” di Enrico Pitzianti, dove la città è protagonista. L'appuntamento sarà domenicale e si inizia il 4 con “Fantasmi a Roma” di Antonio Pietrangeli. «L'idea è quella di una città animata da presenze ormai sedimentate», ha spiegato Antonello Zanda, che ha ammesso di avere la stessa sensazione attraversando le vie di Castello.
La settimana del Civico si apre con le visite guidate in Castello o con la proiezione di cortometraggi che seguono il filo rosso del tema-città, come “Cagliari appunti di vista” o “Piccolo caos Sant'Elia Viva”. Il giovedì dalle 21 sarà il momento degli aperitivi culturali, dj set e musica varia; il venerdì (stessa ora) musica dal vivo, aperitivo e buffet; sabato, sempre alle 21 letture sulla città, reading e poesie. Si paga un biglietto di 5 euro per la rassegna di Cinema argentino e di 4 per quella domenicale della Cineteca sarda. I calendari completi sono nei siti web dei musei civici o del Comune.
Caterina Pinna