Interrogazione in Comune: «Aggravio dei costi perché si può pagare solo a rate»
File alle poste e banche in tilt per la prima scadenza
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I bollettini che non arrivano in tempo, la fila alle Poste o in banca nell'ultimo giorno (per alcuni) prima delle vacanze, la divisione obbligatoria in tre rate e i moduli F24 con qualche (piccolo) errore: la prima scadenza della Tares, l'imposta che ha sostituito la vecchia Tarsu, è planata sui cagliaritani trasformando gli ultimi scampoli di luglio in un piccolo caos. E non solo per il salasso che costerà in totale alla città, circa 46 milioni di euro da qui alla fine dell'anno. Chi ieri ha pagato la tranche iniziale della tassa su rifiuti e servizi ideata dal Governo Monti per pagare il servizio di igiene urbana dei Comuni e altre voci di spesa, come quella dell'illuminazione pubblica.
SCADENZE E CONFUSIONE Molte famiglie e imprese non hanno ancora ricevuto dal Municipio i bollettini, mentre in altri casi le lettere sono arrivate all'ultimo minuto. Per questo, fanno sapere dal Comune, «ci si può presentare negli uffici del Servizio tributi», in via Nazario Sauro, per chiedere la consegna . Per il ritardo, che in questo caso sarebbe minimo e giustificato, non è prevista nessuna sovrattassa.
SOLO A RATE In tanti hanno scelto di pagare ieri la prima rata della Tares, e lo si è capito dalle file negli sportelli bancari e in quelli delle Poste. La divisione in tre moduli F 24 per pagare altrettante tranche di acconto però ha suscitato qualche critica. E addirittura un'interrogazione urgente al sindaco, presentata dal consigliere comunale del Pdl Maurizio Porcelli: «A differenza degli scorsi anni non è stato inviato il bollettino per pagare in un'unica soluzione l'importo. Così in tanti hanno scelto di presentare in banca o alle Poste i tre F24 consegnati dal Comune, pagando tre commissioni per altrettante operazioni».
POLEMICHE Un'accusa che però il Comune respinge: «Non ci risulta che si debbano pagare commissioni per gli F24», precisano dallo staff del sindaco, che da circa un mese ha assunto ad interim l'incarico di assessore al Bilancio. Porcelli però in continua: «Alle Poste si paga un euro e venti centesimi per ogni bollettino. La verità è che il Servizio tributi ha fatto un errore clamoroso non inviando, come faceva ogni anno, anche il modulo per il pagamento unico». Chi ha scelto di pagare sul sito internet della propria banca ha dovuto fare i conti con un altro piccolo errore del Municipio: nei moduli prestampati è stata barrata per errore la casella “acconto”. E questo non doveva essere fatto nella versione on line del modulo.
GLI AUMENTI La Tares, alla fine dell'anno, dovrebbe costare circa 40 centesimi a metro quadro in più rispetto alla Tarsu. Per ora gli aumenti sono congelati: i calcoli degli acconti sono stati fatti sulla base della vecchia tassa sui rifiuti solidi urbani del 2012. E solo in autunno - molto dipenderà dalle decisioni del Governo nazionale - si saprà veramente quale sarà la cifra definitiva da versare al Comune.
Michele Ruffi