Cultura
31 Luglio 2013 ore 16:37
Un'arena sotto le stelle nel cuore della città murata per regalare al capoluogo un intrigante cartellone che spazia dal cinema contemporaneo d'Argentina alle pellicole dei grandi maestri del Novecento, alla musica ai recitals
Anna Brotzu
Un'arena sotto le stelle nel cuore della città murata: riapre i battenti il Teatro Civico di Castello a Cagliari, per regalare al capoluogo, con Visioni di Città: racconti intrecciati, un intrigante cartellone che spazia dal cinema contemporaneo d'Argentina alle pellicole dei grandi maestri del Novecento, alla musica ai recitals. A dare il la alla manifestazione saranno mercoledì 31 luglio alle 21 le immagini e le storie della decima musa d'oltreoceano con No sos vos, soy yo (Non sei tu, sono io) dell'argentino Juan Taratuto – che parteciperà alla serata inaugurale insieme alla protagonista, l'attrice Cecilia Dopazo: una commedia romantica che gioca con i cliché nel descrivere un amore nascente sullo sfondo della società argentina di oggi.
La rassegna Amerindia/ Cinema Argentino - diretta da Carlos Cardini prevede altri cinque appuntamenti, rigorosamente di mercoledì: il 7 agosto “Quien dice ques es facil?” e il 14 “Un novio para mi mujer”, entrambi di Taratuto, per un ironico affresco della vita di coppia... nella moderna Buenos Aires; il 21 agosto sarà la volta del pluripremiato “El Dedo” di Sergio Teubal, sulle elezioni in un paesino in provincia di Còrdoba; racconta la vita complicata di un attore considerato iettatore “La suerte esta' echada” di Sebastian Borenstein in programma il 21 agosto mentre il 4 settembre spazio a “Dos Mas dos” di Diego Kaplàn sull'insoddisfazione della borghesia e del ceto medio.
Se il giovedì al Teatro Civico – in contemporanea con le Notti Colorate – è tempo di aperitivi e dj set, il venerdì – grazie alla collaborazione con Shannara – l'arena in Castello si tinge di note, tra le degustazioni del buffet mentre il sabato spazio a letture sulla città e recitals di poesie.
La domenica ancora occhi puntati sul grande schermo, per la rassegna a tema – intitolata anch'essa Visioni di Città – curata dalla Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Cagliari: si parte il 4 agosto con “Fantasmi a Roma” per proseguire l'11 con “Il Fuggiasco” (dal romanzo di Massimo Carlotto); il 18 “Lisbon Story” di Wim Wenders e il 25 agosto “Guardie e ladri” di Steno e Monicelli. Poi “Manhatthan” di Woody Allen (il 1 settembre) e “Monsieur Hulot nel caos del traffico” di Jacques Tati (l'8); l'intramontabile “Amici miei” di Monicelli (il 15) e “travolti da un insolito destino...” di Lina Wertmüller e infine (il 29 settembre) “Tutto torna” di Enrico Pitzianti. Spazio anche a “Il magnifico scherzo” di Howard Hawks e “La casa dei nostri sogni” di Henry C. Potter e a una selezione di corti – da “Cagliari... appunti di vista” di Federico Boy a “Chinotto” di Marco Antonio Pani, “La città del sole” di Sergio Pira e “Marina, la natura del lupo” di Monica Serra, fino al “Piccolo Caos Sant'Elia Viva” di Marinella Senatore.
Lunedì è invece il giorno delle visite guidate, per chi volesse (ri)scoprire lo storico teatro costruito per il marchese Zapata di las Plassas. Nelle sale del Teatro Civico di Castello è stata riallestita una parte della mostra “Piranesi ritrovato” a cura di Anna Maria Montaldo dei Musei Civici di Cagliari in collaborazione con Maria Grazia Scano e Paolo Sanjust dell'Università di Cagliari: immaginifiche visioni di spazi e scorci urbani reinventati dal geniale architetto, in una coincidenza non casuale, perché il palcoscenico “ritrovato” di via De Candia ospiterà anche le conversazioni con alcuni grandi architetti europei nell'ambito della Scuola Estiva di Architettura organizzata dalla Facoltà di Architettura di Cagliari. “Visioni di Città: racconti intrecciati” fra i diversi linguaggi dell'arte, quindi, per la manifestazione promossa dall'assessorato alla cultura del comune (dai costi decisamente light, si parla di un investimento di 12mila euro per due mesi, con un fitto programma settimanale escluso il martedì, giorno di chiusura), resa possibile dalla sinergia con le associazioni. L'idea - come sottolineano l'assessore Enrica Puggioni, e il presidente della commissione cultura Francesca Ghirra - è quella di fare del Teatro Civico il “fulcro del progetto attivo di valorizzazione del tessuto urbano del quartiere di Castello”, riscoprendone le attrattive per cagliaritani e turisti. Se il teatro (per ora almeno) non è in programma sul palcoscenico en plein air, la restituzione dello spazio alla città – compatibilmente con i diversi interventi di ristrutturazione e messa a norma degli impianti: si parla di interventi già nel primo anno, per la gran parte nella stagione invernale, nel budget di 100mila euro previsto per il 2013 - è un primo importante passo per ridar vita allo storico rione, in una rete che comprende anche il cosiddetto Ghetto degli Ebrei (ex Caserme San Carlo), il Museo Cardu e il Palazzo di Città.