Rassegna Stampa

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Cagliari vuole diventare una Smart City: il Comune chiama gli esperti

Fonte: web Castedduonline.it
31 luglio 2013

    Risparmio energetico

di
Marcello Polastri

Martedì 30 Luglio 2013 | 13:10

Con l'obiettivo di trovare alleati per la lotta all'inquinamento ma soprattutto per dar vita all'effettivo risparmio energetico nell'ambito del Paes, la commissione ai servizi tecnologici ha chiamato a raccolta questa mattina i rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti.
"Il Comune offre la sua struttura e fa da interlocutore con la Comunità Europea per trasformare Cagliari in una città con aria pulita, incentivando a tutto tondo l'uso delle energie rinnovabili", ha detto Fabrizio Marcello, presidente della commissione ai servizi tecnologici che - per conto del Comune di Cagliari - ha organizzato la riunione tecnica.
Erano presenti all'incontro tanti   esperti e ingegneri nella sala ex giunta del palazzo comunale di via Roma numerosi consiglieri comunali: Mannino, Floris, Perra, Secchi, Mereu, giusto per citarne alcuni.
Una riunione che ha fatto il punto della situazione sugli studi avviati dall'amministrazione civica per ridurre l'inquinamento come da  proposta concreta del Paes: il piano di azione per il risparmio energetico.

TECNICI A LAVORO. "È una metodologia di studio e di azione che a livello comunitario, in modo sistematico, ci farà fare passi avanti" racconta l'ingegner Uras, del Comune di Cagliari.

IL PRESIDENTE. "Vi abbiamo convocato perché, come voi sapete, stiamo aderendo tramite l'Unione Europea al patto dei sindaci per risparmiare soldi anche con la riduzione energetica e far cambiate mentalità ai cittadini" riprende Fabrizio Marcello nel rivolgersi ai numerosi esperti in sala.  Come è presto detto: "con l'utilizzo dei fondi di coesione.
"Noi siamo pronti a questa nuova sfida, per le Smart city ad esempio  sono disponibili 470 milioni di euro". La Sardegna consuma il 2 per centro di energie rinnovabili dinnanzi al 98 per cento di energie fossili derivate anche da petrolio e carbone. Le risorse prima o poi finiranno e stiamo agendo preventivamente, studiando metodi e strategie alternative.
LA CONFESERCENTI. Nicola Murru, direttore della Confesercenti di Cagliari: "accettiamo volentieri l'invito del comune di Cagliari perché ci siano resi conto che andando in giro per Cagliari e nei negozi esistono ad esempio impianti di illuminazione che consumano parecchio. Anche dieci volte in più a fronte di lampadine a basso consumo. Abbiamo uno sportello che si chiama sportello energetico e da parte nostra abbiamo la possibilità di offrire al comune una mano".
IGNAZIO SALIS, ingegnere della Confesercenti, racconta: "stiamo  parlando di un rapporto con l'università e ordine ingegneri, persone esperte presenti in vari dibattiti sul l'energia".
I FATTI CONCRETI. "A fine 2011 abbiamo censito - prosegue Salis - ben 160 negozi che, con poche migliaia di euro,  potrebbero ad esempio rifare tutto l'impianto luci, risparmiando per il futuro tantissimi soldi, migliorando anche l'estetica". I PROPOSITI.  A fine riunione, Fabrizio Marcello, recependo le idee di quanti sono intervenuti ha detto: "Cagliari  avrà il suo sportello energetico che nel concreto dovrà raccogliere le idee e le proposte dei cittadini in materia di energie rinnovabili".
LA PROVOCAZIONE. Ed ha lanciato una provocazione: "le pratiche urbanistiche che si occupano di energie rinnovabili, avranno un iter abbreviato per la concessione edilizia e ciò ridurrà i tempi di attesa favorendo la nascita della green economy e città intelligente a misura di cittadino".
Poi, BARBARA ARGIOLAS, assessore alle attività produttive ha ribadito: "Mi piacerebbe coinvolgere anche altre associazioni molto sensibili da questo punto di vista. Incontrandoci dunque presto, magari poco dopo l'estate". Al prossimo incontro.