30 Luglio 2013 ore 17:31
 

Botta e risposta tra società e Palazzo Bacaredda sul ritorno a casa della squadra rossoblu. Viale la Playa accusa Zedda di temporeggiare troppo, ma da via Roma provano a smorzare le polemiche

Botta e risposta tra Cagliari e Comune sulla corsa per il ritorno al Sant'Elia.

Ieri sul sito del club rossoblù, a poche ore dall'invio in viale La Playa della bozza di convenzione per l'utilizzo dello stadio, era apparso un comunicato in cui la società spiegava che i tempi per la trasmissione del documento sarebbero potuti essere più veloci. ''Il testo - si legge nella nota - rivede profondamente quelle che erano state le verifiche tra i tecnici e, quindi, ci si sarebbe potuti perlomeno portare avanti nel confronto e non far trascorrere circa un mese inutilmente con il campionato alle porte e con il rischio concreto di ulteriori dilazioni''. Polemiche anche su altre circostanze (su tutte l'approvazione del bilancio prima del sì alla convenzione) che secondo il Cagliari potrebbero rallentare il cammino verso il ritorno allo stadio del capoluogo.

Oggi la risposta del Municipio: ''Quello che non serve di sicuro è mantenere costantemente alta la tensione. Non c'è polemica, ma non possiamo accettare in nessun modo che qualcuno metta in dubbio lo sforzo che questa amministrazione sta mettendo in campo per riportare il Cagliari al Sant'Elia. Nessuno chieda al Comune - che gestisce soldi pubblici, dei cittadini e quindi anche dei tifosi - di non prestare tutta l'attenzione che merita alla convenzione che ci accingiamo a firmare''.

Che cosa si deve fare per raggiungere il traguardo? ''Da qui a quella firma - spiega l'amministrazione Zedda – mentre aspettiamo dalla società che venga integrata la parte di progetto sui lavori di loro competenza, avendo noi inviato la bozza di convenzione e il capitolato dei lavori, chiediamo al Cagliari Calcio la massima serenità: è la via più semplice per riportare nel più breve tempo possibile la squadra a casa''.