La denuncia del presidente dell’associazione, Giorgio Vargiu: “Il gestore idrico sta inviando fatture che riguardano i consumi ante quinquennio e che quindi non sono più dovute”. L’appello ai sindaci e all’Autorità d’Ambito: “Tutelate gli utenti”
Autore: Martina Marras,
m.marras@cagliaripad.it
Adiconsum contro Abbanoa. Il gestore idrico isolano starebbe provvedendo a inviare fatture e diffide di pagamento che riguardano anche i consumi ante quinquennio e che dunque si riferiscono a periodi di consumi ormai caduti in prescrizione. Il consiglio agli utenti? Non pagarle. “Alla data del 1 luglio 2013 – spiega presidente Adiconsum Sardegna, Giorgio Vargiu - sono da considerarsi prescritti i consumi fino alla data del 30 giugno 2008 e dunque non sono dovuti. Consigliamo agli utenti di far verificare la propria posizione da un’associazione dei consumatori, in modo da inviare una comunicazione con la quale si eccepisce l’intervenuta prescrizione”.
Sarebbero decine di migliaia le cartelle pazze che Abbanoa sta recapitando “ai malcapitati utenti di tantissimi comuni tra i quali Quartu, Nuoro, Oristano, Monserrato, solo per citarne alcuni”, continua Vargiu. “Chi paga perde il diritto ad opporre l’intervenuta prescrizione e, di fatto, accetta l’esistenza di un debito e le somme pagate non possono essere chieste indietro”.
La prescrizione, però, come spiega il presidente di Adiconsum, può essere fatta valere solo dalle persone che hanno consapevolezza del diritto e su come questo possa essere esercitato (evitando di pagare eccependo l’intervenuta prescrizione), ma “la stragrande maggioranza degli utenti non sono in possesso di queste informazioni con la conseguente certezza, pagando quanto preteso da Abbanoa, della perdita del diritto delle relative somme”. Proprio per questa ragione Adiconsum lancia un appello ai sindaci affinché possano essere organizzati degli incontri informativi con la popolazione.
“Vale la pena ricordare che Abbanoa è una Spa a totale capitale pubblico e dunque soggetta al rispetto dei principi e dei doveri tipici della pubblica amministrazione, quale quello di porre tutti i cittadini nelle medesime condizioni di opportunità e di conoscenza. Nel caso di specie appare del tutto evidente che non sia stato così, Abbanoa si sarebbe dovuta esimere dall’inviare richieste di pagamento per periodi ormai caduti in prescrizione”, continua ancora Vargiu. In forza di queste ragioni, Adiconsum ha chiesto sulla questione Abbanoa l’intervento dell’Auorità d’Ambito a tutela degli utenti.
“È bene chiarire – conclude Vargiu- che gli utenti non hanno nessuna responsabilità per il mancato pagamento dei consumi prescritti, la responsabilità è totalmente in capo alla dirigenza di Abbanoa che, in tutti questi anni, non è stata in grado di rispettare la periodicità nella fatturazione arrecando un grave danno alle casse della Società”.