Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Stadio, stop alle polemiche»

Fonte: L'Unione Sarda
31 luglio 2013


SANT'ELIA. L'amministrazione respinge l'accusa di tempi lunghi sulla convenzione
 

Il Comune al Cagliari calcio: abbassiamo la tensione
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Comunque vada a Trieste non si giocherà soltanto la prima partita del prossimo campionato. Il percorso per tornare al Sant'Elia non sarà breve, per diverse ragioni. Quando la relazione è ricominciata, a maggio, dopo un anno di silenzio, i segnali erano molto incoraggianti. Poi sono passati i mesi e il dialogo ha preso un'altra piega. Ora, quando manca poco (si spera) alla firma della convenzione, e a quarantotto ore da un nuovo incontro a Villa Devoto con tutti i protagonisti, il Comune chiede al Cagliari calcio di abbassare i toni.
«Per raggiungere un obiettivo, in questo caso riportare la squadra rossoblù a casa, nella propria città, davanti ai propri tifosi, è necessario lavorare seriamente. Quello che non serve, di sicuro, è mantenere costantemente alta la tensione, soprattutto quando entrambe le parti conoscono l'impegno che dirigenti e tecnici stanno ponendo per ottenere il risultato». In una nota inviata ieri, l'ufficio stampa del sindaco replica alle parole del club e all'accusa di avere fatto trascorrere inutilmente un mese senza trasmettere la bozza dell'accordo. La bozza, e il documento con l'elenco delle opere che spettano al proprietario e al concessionario, sono da rivedere - dice la società di Cellino - prima che arrivino in Consiglio.
«Non c'è polemica», prosegue il Comune, «ma non possiamo accettare in nessun modo che qualcuno metta in dubbio lo sforzo che stiamo mettendo in campo. Abbiamo modo, volendo, di smentire con documenti il comunicato del Cagliari calcio in cui si accusa il Comune di ritardi e inadempimenti vari. Non lo facciamo per evitare che quella tensione, che non è l'amministrazione a voler tenere alta, aumenti ancora. Ma nessuno chieda al Comune - che gestisce soldi pubblici, dei cittadini e quindi anche dei tifosi - di non prestare tutta l'attenzione che merita alla convenzione che ci accingiamo a firmare». Insomma, la richiesta è di mantenere «la massima serenità», aspettando di raggiungere il traguardo finale.
Anche perché il cammino non è esattamente in discesa e da percorrere ad alta velocità. In queste ore i legali del club stanno esaminando le carte e preparando le controproposte. Chi deve fare cosa al Sant'Elia, in sostanza. Poi la convenzione dovrà essere approvata dall'Aula (dopo l'ok al Bilancio, dove ci sono i 500 mila euro che investirà il Comune nell'impianto). Subito dopo la stesura del verbale di presa di consegna, il Cagliari potrà rientrare nel vecchio stadio e avviare il cantiere. Poi il progetto dovrà passare in Giunta ed essere trasmesso alla Commissione provinciale di vigilanza. A quel punto si metterà in moto il procedimento per la conformità e l'agibilità.
Cristina Cossu