Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’accordo sulle donazioni

Fonte: Sardegna Quotidiano
24 luglio 2013

Sanità

 

IL PROTOCOLLO Più semplici le procedure per la cessione di organi grazie al patto siglato tra il Comune e la Asl

La Sardegna occupa il primo posto, tra le regioni italiane del centrosud, per percentuale di chi dà l’ok alla donazione degli organi. La media vede ottanta sardi su cento favorevoli, un domani, a donare una possibile “nuova vita”. Certo, c’è ancora chi dice no, ed è quel restante venti per cento. Poca informazione e reticenza, questi i motivi che spingono il 20 per cento a dire “no, grazie”. Anche per questo motivo, il Comune stila un protocollo con la Asl 8: per promuovere e informare sul tema e raccogliere le volontà del singolo sulla donazione degli organi. Ogni anno, solamente 8mila persone si pongono il problema di dover avvallare o meno la donazione dei suoi organi, nel caso di arrivo di eventi drammatici. Da oggi sarà possibile dichiarare il proprio benestare al personale dell’ufficio anagrafe, dove i dipendenti saranno formati sulla materia. In caso di ripensamento, ci sarà la possibilità in qualunque momento di trasformare il sì in no. E il personale pubblico non potrà in alcun modo entrare nel merito di questa o quella scelta del cittadino. «Il protocollo avrà una ricaduta molto positiva, il tema della donazione degli organi è importante», dice il sindaco Massimo Zedda, «ci sono molte malattie che comportano una richiesta sempre crescente, sensibilizzando anche le tante associazioni che operano nel territorio».

Il documento è frutto di un lavoro, durato mesi, intavolato dalla vicesindaco Paola Piras: «La bozza del protocollo è stata condivisa con la Asl a maggio, è una scelta importante, dimostriamo ancora una volta il nostro ruolo di ascolto e impegno verso il territorio», afferma la Piras, «diamo la possibilità ai cittadini di non demandare ai familiari la scelta di donare o meno gli organi, anzi esprimeranno una volontà consapevole ». Concorde Filippo Petrucci: «Cagliari fa da apripista in questo campo, e si tratta di decisioni a costo zero, un gesto di civiltà». Emilio Simeone, direttore generale Asl 8, ricorda che «è già iniziata una campagna per fornire tutte le informazioni del caso, è un’importante iniziativa che apre una vetrina sulla nostra città, già da tempo lavoriamo in questa direzione, questo è solamente l’inizio di un progetto, da portare anche negli altri comuni sardi». E Carlo Carcassi, direttore del Centro regionale dei trapianti: «Ogni trapianto deriva da due tragedie, il paziente preoccupato da un lato e un morto dall’altra. Meglio prendere la decisione in un momento sereno della vita. Ci sono, per fortuna, anche persone che acconsentono a donare gli organi qui in città ma hanno trascorso la loro vita in un’altra regione. La Sardegna supera come percentuale di favorevoli al donare gli organi regioni come Lazio e Campania». P. R. L’INNOVAZIONE Scelta del medico attraverso la rete anche a Cagliari n Dopo l’esperimento nel Medio Campidano, ora anche i cittadini di Cagliari e provincia (e comunque dei Comuni della Asl 8), dell’Ogliastra (Asl 4) e della Gallura (Asl 2) potranno scegliere il proprio medico on line, collegandosi al portale della Regione www.sardegnasalute.it/sceltamedi - co. Su internet potranno essere visualizzati anche l'elenco aggiornato dei medici e pediatri della propria zona di residenza corredato di orari di visita e riferimenti e, in massima sicurezza, anche i propri dati contenuti nella banca dati delle Asl, comprese le esenzioni per patologia, invalidità e malattie rare. «Proseguiamo nel processo di digitalizzazione e informatizzazione della sanità», commentano il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore Simona De Francisci, «che la Giunta regionale sta compiendo per offrire al cittadino nuovi servizi, veloci ed efficienti, con l’obiettivo di migliorare il nostro sistema sanitario. L’estensione del servizio di scelta e revoca on line porterà sicuri vantaggi a tutti gli utenti».