Poetto
I chioschi al Poetto ci sono. Ma parcheggiati dentro l’ippodromo, in attesa del via libera. «Si stanno pure rovinando, se l’avessi saputo al posto del legno marino di qualità e i led avrei scelto materiali scadenti», commenta Anna Frongia, titolare del Nilo. Le pratiche burocratiche sono quasi terminate e per i primi si avvicina il conto alla rovescia. La conferenza di servizi per il primo lotto di chioschi - i primi che sono stati smantellati - è fissata per venerdì, e potrebbe così arrivare il via libera. «Ma siamo molto spaventati perché speravamo che loro partissero prima in modo da sbloccare anche le nostre pratiche entro luglio», spiega Maurizio Marongiu del Twist, che fa parte della seconda tranche di baretti in lista d’attesa. «Abbiamo fatto e consegnato tutto quello che ci è stato richiesto e siamo sconvolti dalle difficoltà e le assurdità della burocrazia, perché quello è il vero problema, non la politica - si sfoga - a un anno di distanza abbiamo dovuto ripresentare tutti i progetti e la documentazione che gli stessi uffici avevano già approvato l’anno scorso. E si tratta di progetti realizzati sulla base delle indicazioni date dallo stesso Comune. Ho dovuto mandare le foto, perché volevano sapere il colore degli ombrelloni... gli stessi già approvati e sistemati un anno fa: una perdita di tempo dopo l’al - tra». E di tempo ne resta poco, a fine luglio i baretti sono ancora parcheggiati uno a fianco all’altro e le pratiche negli uffici del Comune e se non si sa quando riapriranno l’unica certezza è che entro Capodanno dovranno sparire ancora una volta dall’arenile. Quando i gestori hanno presentato i progetti, sulla base delle linee guida del Pul, sapevano bene che si trattava di una soluzione provvisoria e che avrebbero dovuto smontarli. Però la previsione era di riprendere possesso delle concessioni direttamente con i baretti definitivi e il Pul approvato.
Ma così non è andata. «Non sono stati realizzati per essere smontati e rimontati più volte perché più che smantellati stavolta li abbiamo demoliti e ora sono all’ippodromo in decadimento - spiega la titolare del Nilo - speriamo, e questo è uno dei tanti motivi, di poterli sistemare al più presto in spiaggia». Il via libera dal Comune sembra ormai vicino, ma di certo i chioschi non potranno riaprire il giorno dopo. «Dal momento dell’ok, credo che ci vorrà almeno una settimana per poter sistemare i chioschi, gli arredi e tutti gli allacci - conferma il titolare del Twist - per questo aspettiamo con ansia che arrivi quel momento perché siamo a fine luglio e speriamo di poter lavorare il più possibile ad agosto, che è sì il mese principale dell’estate, ma anche quello finale ». Anche perché il conto alla rovescia è già partito: tra 162 giorni scadranno le autorizzazioni provvisorie in arrivo dal Comune grazie al decreto Rassu. E, nel frattempo, vanno avanti i lavori per la variante al Puc del Poetto che sta alla base del futuro Piano di utilizzo dei litorali. Dopo qualche incomprensione i tecnici di Regione e Comune stanno lavorando insieme per l’importante obiettivo. Vitale per il Poetto, per i concessionari e per tutti i cagliaritani. Marcello Zasso