Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Il sindaco non risponde? La protesta continuerà»

Fonte: La Nuova Sardegna
22 luglio 2013

Anche ieri i vigili urbani hanno proseguito lo “sciopero della divisa” Col divieto a usare i mezzi, il servizio comincia a registrare le prime difficoltà

il caso

COMUNE»POLIZIA MUNICIPALE IN GUERRA

Parcheggio pirata, nessuna autogrù




CAGLAIRI. Il divieto a usare i mezzi di servizio, auto, moto, motocicli, è stato ieri l’altro esteso anche agli autogrù, che sino a qualche giorno fa vedevano viaggiare in coppia un vigile e un operatore. Adesso i sei operatori per turno si ritrovano senza vigile urbano, e naturalmente non possono comminare multe o provvedere da soli al ritiro di una vettura in divieto di sosta; dovrebbero chiamare il vigile che arriva...in autobus. Ogni giorno, di media venivano prelevate una quarantina di auto parcheggiate irregolarmente, per un “incasso” nelle casse comunali sicuramente superiore, al netto, ai duemila euro. Soldi che non stanno più entrando. Sino a quando?
di Giuseppe Centore

CAGLIARI Ieri eravamo a quota 160, più o meno; a tanto ammontano le contestazioni che i vigili urbani hanno ricevuto dal loro comando per il non uso della divisa d’ordinanza. Nelle missive si indicano anche il massimo di sanzione comminabile, dieci giorni di sospensione dal servizio con parallela decurtazione dello stipendio, ma secondo i sindacalisti che in questio giorni stanno ricevendo le telefonate quantomeno indignate dei loro iscritti, le singole contestazioni spesso non sono corrette: a un vigili si contesta il non uso della divisa per un giorno, anche se in quella giornata la stessa persona non si trovava al lavoro; a un altro si contesta l’uso improprio di strumenti dell’amministrazione, quando in quella circostanza quegli strumenti non sono stati usati, e così via. Lo sciopero della divisa, come si può vedere da una foto emblematica “rubata” ieri sotto i portici di via Roma, continua. E con esso anche il silenzio dell’amministrazione comunale, nonostante le ripetute richieste di intervento: silenzio da sindaco, idem dal comandante dei vigili urbani. E così si può registrare solo la posizione del sindacato, che se da un lato rimane ancora incredulo per quello che definisce un voltafaccia del primo cittadino, dall’altro alza il tiro e critica l’intera politica sul personale di questa amministrazione, come se lo scontro sulle divise tra vertici del comune e vigili urbani nascondesse dietro un malessere più profondo ed esteso. Nell’occhio del ciclone, per questo aspetto, sicuramente l’ultimo accorso sul salario variabile e sulla produttività, che secondo Giorgio Desogus, segretario del Sulpm, il sindacato unitario dei vigili urbani, favorisce troppo i pochi dirigenti a discapito dei tanti dipendenti. In questo malessere probabilmente diffuso, si inserisce il caso specifico. «Ad aprile, prima del ponte di fine mese e del primo maggio, l’incontro col prefetto era andato bene, il sindaco si era preso l’impegno a risolvere il problema entro maggio, eravamo convinti che qualcosa da allora in avanti si sarebbe mosso: non chiedevamo una soluzione definitiva, ma almeno un primo passo, l’affidamento della gara per il servizio di pulizia delle divise (prima i vigili incassavano circa 30 euro al mese per lavarle) una convenzione, un qualcosa che desse l’idea dell’interessamento del sindaco. E invece registriamo solo il silenzio». La protesta dei vigili, secondo i loro rappresentanti sindacali, andrà ancora avanti. E le raccomandate di contestazione che stanno arrivando in questi giorni invece di mettere la mordacchia alla protesta rischiano di accentuarla, soprattutto per l’importante appuntamento di fine settembre.