POETTO




CAGLIARI Dopo l’ex sindaco e senatore Emilio Floris ha parlato il dirigente Pietro Cadau, un intervento lungo e risposte alle domande del pm Gaetano Porcu per affermare che l’ordinanzza destinata a fermare la demolizione dei baretti, a due giorni dalle amministrative di maggio 2011, era legata solo a emergenze. Fu solo un caso che la firma del documento, che bloccava le ruspe, sia arrivata proprio in scadenza del mandato e con le elezioni ormai alle porte. Floris e Cadau sono accusati di falso e abuso d’ufficio per aver firmato un atto - secondo la Procura – in contrasto con la legge. Floris, che sottoscrisse l’ordinanza di sabato, col mandato in scadenza, ha sostenuto di aver ricevuto pressioni dai dirigenti e dal comando della polizia urbana: c’era il timore che i lavori di demolizione avrebbero messo a rischio la sicurezza dei bagnanti, l’estate era alle porte. Gli vennero segnalati – ha spiegato al gup Giampaolo Casula – problemi legati alla circolazione stradale e all’ordine pubblico. Sui baretti, abusivi, pesavano ordini di demolizione da novembre 2009. Ma in due anni Floris, per diverse ragioni o per l’altra, non le aveva eseguite. Quando poi sembrava che la vicenda fosse arrivata all’epilogo, Floris tirò fuori l’ordinanza-rinvio. A quel punto scattò l’inchiesta. Il 26 settembre nuova udienza, probabilmente per la scelta del rito. L’ex sindaco è difeso da Rita Dedola e Francesco Marongiu jr, Cadau da Michele Schirò. (m.l)