Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Vigili senza divisa, sanzioni in arrivo

Fonte: La Nuova Sardegna
19 luglio 2013

Il personale della Polizia Municipale sta ricevendo una pesante contestazione per il non utilizzo della tenuta d’ordinanza

COMUNE»POLEMICHE E MALUMORI




CAGLIARI Un vero ciclone si sta abbattendo sul Corpo dei Vigili Urbani e a nulla è servito il silenzio dell’amministrazione. Le raccomandate stanno arrivando alla quasi totalità dei vigili, tutti aderenti al Sulpm, il sindacato unitario di categoria. Nella missiva, spedita dal dirigente del corpo, si comunica una pesante contestazione di addebito per il mancato uso della divisa durante i turni di lavoro, con una sanzione che può arrivare sino a 10 giorni di sospensione dal servizio e dalla retribuzione. Da fine giugno i vigili urbani stanno attuando quello che si può chiamare lo “sciopero della divisa”: visto che il Comune, vendo meno a una intesa pluridecennale rinnovata anche lo scorso anno non paga più il lavaggio dei capi di abbigliamento ufficiali di lavoro, i vigili, praticamente nella loro totalità stanno effettuando servizi in borghese, con solo la pettorina di riconoscimento. Tutto ciò dovrebbe agevolare il servizio, ma in realtà lo complica, perchè con una serie di disposizioni in sequenza, i vertici del Corpo hanno comunicato che i vigili non possono usare le moto o le auto di servizio, né possono salire, come è avvenuto sino a due giorni fa sulle autogrù, se non hanno la divisa. E così da alcuni giorni non si vedono più vigili in divisa in città, tranne i pochissimi che non avrebbero aderito alla protesta. Una protesta che non pare intenzionata a ridursi di intensità e che potrebbe sfociare in un ulteriore scontro tra il sindaco e i vigili. «È una corretta, disciplinata, legittima e serena azione di protesta sindacale – dice il segretario del Sulpm Giorgio Desogus – che non travalicherà mai le norme, ma al tempo stesso non impedirà ai dipendenti di esercitare il loro democratico dissenso». Lo sciopero della divisa, nasce dalla decisione, definita incredibile dai sindacalisti, di ritirare, nel febbraio del 2012 l’indennità semestrale, legata però ai giorni di effettivo servizio, sulla manutenzione e la pulizia della divisa (in pratica il servizio di lavanderia). La somma oggetto della discussione è vicina ai 30 euro al mese, deliberata a suo tempo dalla giunta e poi adottata con un regolamento speciale. Dal febbraio del 2012 l’amministrazione ha deciso che questi rimborsi non erano più dovuti e li ha cancellati dalle buste paga. Il sindacato dei vigili urbani ha chiesto soluzioni alternative, come la predisposizione di un servizio che consenta il lavaggio di giacche e giubbotti, ma neppure un incontro con lo stesso prefetto è servito a mediare tra sindaco e vigili urbani. Il primo braccio di ferro si è avuto il giorno della maratona cittadina, quando i vigili in borghese, hanno regolarmente effettuato il servizio: una scelta sul momento non contestata dai vertici della Polizia municipale che avevano anche redatto un ordine del giorno di plauso per il lavoro svolto. Le feste dei primi di maggio erano trascorse in attesa di nuovi incontri e nella speranza di un compromesso. da parte dell’amministrazione però si è ribadita la linea di totale chiusura, «disattendendo anche il contratto» affermano i sindacalisti. Nei giorni scorsi il confronto si è fatto di nuovo aspro, e sono partite le lettere di contestazione di addebito. I vigili, anche in questi giorni, tranne rarissimi casi, secondo il sindacato, un motociclista e una vigili su moto a tre ruote, sono rigorosamente in borghese e non possono usare le auto e i mezzi di servizio. Per refertare un incidente che faranno? Useranno i bus del Ctm? (g.cen.)