«Se il Comune ci dà il via libera per occuparci della pulizia del Sant’Elia credo che il traguardo, che sembrava utopistico, di poter giocare a Cagliari dalla prima giornata di campionato sia raggiungibile». Giovanni Domenico Pinna, vice presidente del Cagliari è contento che si sia chiusa la vicenda del debito col Comune. È stato palazzo Bacaredda ieri sera ad annunciare che «Il Tribunale di Milano ha emanato oggi il provvedimento, favorevole al Comune di Cagliari, che riconosce il pagamento di 2.590.653,49 euro da parte della società Cagliari Calcio».
LE DIVERGENZE SULLA CIFRA Ma sula cifra c’è già qualche divergenza. «Il comunicato, in realtà, è sbagliato perché quella era la somma dei diritti pignorati, ma di quelli sono circa 2 milioni e 200mila quelli che Sky deve versare al Comune», precisa Pinna. Ma dal Comune replicano che quella è la somma indicata nel provvedimento del Tribunale di Milano. Intorno ai 2,2 milioni dovrebbe essere il debito per il mancato pagamento del canone a cui si dovrebbero aggiungere pendenze minori. Ma resta il dato di fatto che il Comune aveva ribadito di non poter procedere con la convenzione fino all’avvenuto saldo del debito. E, numeri a parte, questo passaggio obbligato è arrivato. «L’Ufficio legale del Comune sta già provvedendo alla notifica a Sky che darà il via libera al versamento delle somme dovute nelle casse comunali - si legge nel comunicato - l’Amministrazione ha già comunicato alla società Cagliari Calcio di aver quasi definito il contenuto della nuova convenzione da sottoporre all’approvazione del Consiglio comunale il prima possibile ». E il vice presidente del Cagliari non ha perso tempo. «CI FATE PULIRE LO STADIO?» «Ho ricevuto la mail dal Comune che spiegava che nel giro di pochi giorni la bozza sulla convenzione sarà pronta - spiega Pinna - allora ho risposto ribadendo la nostra proposta già fatta due settimane fa: ci fate entrare subito per pulire lo stadio? Ho precisato che possiamo firmare qualunque tipo di liberatoria per esentare il Comune da qualunque responsabilità e che sarebbe un intervento totalmente a carico no- stro». Le condizioni del Sant’Elia sembrano peggiori di quello che sono realmente per il disordine e l’abbandono e anche il cagliari conferma che basta poco. «Si tratta di fare un intervento di pulizia per risistemare tutto e preparare l’impianto per il nuovo progetto - conclude Pinna - se riusciamo a risparmiare più tempo possibile, sono convinto che il Cagliari possa tornare al Sant’Elia dall’inizio del campionato». La proposta precedente era stata scartata perchè, in attesa del saldo del debito, non poteva essere siglata la convenzion. Il primo ostacolo è stato abbattuto e resta solo quello della convenzione, e non è detto che il Comune permetta agli operai del Cagliari di entrare in campo prima della firma. La stesura del documento è a buon punto, negli uffici del Comune sono alle rifiniture. LA BOZZA DELLA CONVENZIONE La soluzione a cui si starebbe lavorando è quella di una concessione rinnovabile di anno in anno, fino alla conclusione della gara pubblica. Perché questo è il passaggio obbligato per la realizzazione del nuovo Sant ’Elia (demolito o restaurato), come insegna il caso Udine. La convenzione col rinnovo ripetuto fino alla conclusione della gara pubblica, permetterebbe al Cagliari di avere la certezza di non dover disfare i bagagli e di riappropriarsi finalmente della sua casa storica. Negli ultimi giorni la fermezza del Comune stava raffreddando i rapporti con la società, ma il pagamento dei debiti spalanca le porte alla nuova era del Cagliari al Sant’Elia. Sulla decisione del Tribunale di Milano di sbloccare il pignoramento di Sky è intervenuto il gruppo di Sel in Consiglio comunale. «Questa decisione chiude una vicenda che si trascinava da decenni e pone una svolta decisiva alla conclusione, da tutti auspicata, del rientro della squadra tra le mura dello stadio della città, il Sant’Elia». I consiglieri del partito del sindaco hanno annunciato che proporranno di sfruttare parte della cifra ottenuta dal Cagliari «per implementare il fondo ottenuto dalla Regione per la riqualificazione dell’impiantistica esistente e rafforzare gli interventi già previsti nel triennale delle opere pubbliche». Marcello Zasso