D’estate è bello stare in giro la sera. Magari con un gruppo d’a m ici, in un bel posto. Se poi non si ha voglia (o i soldi) per andare in un locale, in città ci sono tanti luoghi di ritrovo all’aperto. La serata fila tranquilla, poi arriva il momento dei saluti. E tutti se ne tornano a casa. Ma troppo spesso si tralascia un dettaglio: bottiglie e cartacce. La pulizia di una città indica il livello di civiltà di chi ci vive. E, in base a questo criterio, Cagliari non figura certo in alta classifica. «Pubblico questa foto con la speranza che possa arrivare a chi sporca la città in questo modo», ha scritto l’attore Jacopo Cullin su Facebook. L‘immagine è quella qui sopra, scattata ieri alle 8 del mattino al Bastione. «Avete mai provato a portare via tutto e lasciare la piazza come l’avete trovata? È una sensazione meravigliosa, la condivisione di uno spazio e il rispetto verso chi andrà a sedersi lì dopo di voi. È bello sapere di appartenere ad una comunità che ama profondamente la propria città e fa di tutto per renderla sempre più pulita e bella, per viverci meglio e per gli ospiti che verranno a visitarci. Provateci almeno una volta, è molto bello», è il commento del comico in veste civica. Poco dopo sono passati gli addetti alla pulizia e hanno rimesso in sesto la terrazza. Ma non si tratta certo di un caso isolato. I
REGNI DEI “CADDOZZI ” Lo stesso risultato si può vedere a fine serata al Poetto nei giorni di maggiore affluenza, ma anche alla Marina nelle notti in cui la movida è più caliente , così come in viale Europa. Un’altra abitudine dei giovani cagliaritani è quella di prendersi gli hamburger al Mc Donald’s di via Bacaredda e fermarsi vicino per mangiarli. La discesa di via Cao di San Marco è la sala mensa preferita dai più, ma quasi tutti i consumatori lasciano per terra i resti del fast food. Il Comune era già intervenuto per arginare il fenomeno piazzando dei contenitori appositi, giusto per invogliare anche gli sfaticati. Ma non è bastato. Perché chi lascia i rifiuti per terra non si preoccupa dell’eventuale presenza di un cestino o un cassonetto, li lascia e basta. «Servirebbe di sicuro una maggiore vigilanza del territorio, perché si tratta di un vero e proprio problema di ordine pubblico - commenta l’assessore comunale ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo - in casi come quello del Bastione o di viale Europa si tratta di ragazzini che bevono di tutto. E un altro problema da porsi è proprio che c’è chi vende alcolici ai ragazzini che non solo li rovinano, ma possono portare a certi comportamenti incivili». In tutti i posti più frequentati c’è sempre una buona percentuale di “caddozzi ” che lascia i rifiuti per terra o, peggio, sulla sabbia. «Cerchiamo sempre di intervenire la mattina presto, per cancellare certe immagini incivili - aggiunge - e questo comporta anche maggiori oneri perché non sono interventi ordinari » .
«CHIUDIAMO IL BASTIONE» Da tempo l’assessore Leo porta avanti la sua teoria radicale per il Bastione e per viale Europa. «Rimango sempre dell’avviso che quelli spazi a una cert’ora dovrebbero essere chiusi al pubblico - ribadisce - magari dalle 2 del mattino, o comunque in un orario che non crei problemi alle attività commerciali, si potrebbe vietare l’ac - cesso alla terrazza o sopra Monte Urpinu » . Una soluzione estrema per una diffusa carenza di educazione civica, che potrebbe salvaguardare quei luoghi spostando però il problema su altre zone. Perché la “cricca” che lascia un immondezzaio, se si sposta difficilmente abbandona le cattive abitudini. Una soluzione che il Comune sta già percorrendo è quella della videosorveglianza in alcune zone della città. «Le gare sono in fase avanzata e ora stiamo aspettando l’approvazione del bilancio, che speriamo possa accelerare i tempi - conclude l’assessore ai Servizi tecnologici - anche se di fronte a certe forme di maleducazione, soprattutto da parte dei ragazzini, neanche la telecamera può bastare come deterrente».
Marcello Zasso