Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Un recital d’alta scuola per omaggiare la più bella tra le voci liriche dell’Isola

Fonte: Sardegna Quotidiano
12 luglio 2013

 GIUSY DEVINU

 

Con me fu dolcissima. Con parole d’elogio mi esortò ad approfondire lo studio del canto lirico, prospettando per me una luminosa carriera. Fu prodiga di consigli, ciò che mi disse mi regalò tanta fiducia». Francesco Demuro, classe 1978, è oggi un tenore lirico tra i più apprezzati della sua generazione. Specialista del repertorio verdiano e donizettiano, ricorda con piacere e affetto il suo incontro col compianto soprano cagliaritano Giusy Devinu, alla cui memoria stasera renderanno omaggio al Conservatorio Pierluigi da Palestrina, alle 21, il contraltista Gianluca Belfiori Doro e il pianista Maurizio Moretti. I due artisti sardi proporranno un recital di musica da camera francese (madrina della serata sarà Ambra Pintore), con brani dal repertorio di Poulenc, Massenet, Ravel, Milhaud, Satie e Chopin. UNA CARRIERA FULMINANTE «All’epoca, ormai quasi dieci anni fa, stavo muovendo i primi passi nel mondo della lirica, mentre lei era una star affermatissima» ricorda ancora il tenore di Porto Torres. «Non aveva alcuna posa da diva, era schietta e alla mano, sensibile e seria allo stesso tempo. Il suo apprezzamento circa le mie potenzialità vocali mi diede una carica incredibile ». Una carriera fulminante, quella del soprano cagliaritano. Dopo il debutto a Spoleto, nel 1982, a ventidue anni, (interpretò Violetta nella Traviata di Verdi, un ruolo che ricoprì più di trenta volte negli anni successivi, per lei ideale in virtù dell’abilità tecnica e la facilità nelle variazioni di registro), la Devinu cantò alla Scala di Milano, alla Fenice di Venezia, all’Opera di Roma, al San Carlo di Napoli e in tanti altri prestigiosi teatri nazionali e internazionali. Sposata col basso Francesco Musinu (col quale condivise più di un trionfo artistico in giro per il mondo), il sui repertorio includeva i capolavori dei maestri del melodramma ottocentesco, da Verdi a Rossini, da Donizetti a Bellini e Puccini.

UN PREMIO NEL SUO NOME Colpita a metà degli anni Duemila da un male incurabile, Giusy Devinu continuò a cantare fino al 2006, l’anno prima della scomparsa, avvenuta il 2 maggio 2007 a 47 anni. Alla carriera solista il soprano alternava quella di docente per aspiranti cantanti lirici, con un master class completamente gratuito inaugurato nel 1991 e tenuto per i successivi quindici anni. Pochi mesi dopo la sua scomparsa, il baritono Paolo Coni istituì al teatro Guardassoni di Bologna un premio in sua memoria per appuntamenti una finalista del concorso lirico internazionale Città di Bologna. Proprio quest’anno il premio è stato riproposto dal nuovo direttore artistico del Guardassoni, il soprano Cinzia Forte (che di recente si è esibita al teatro Lirico nel ruolo di Desdemona, in Otello) ed è stato vinto da Claudia Pavone. Oggi tocca a due artisti isolani rendere omaggio alla voce femminile più bella mai consegnata dalla Sardegna al canto lirico. Il ricavato del concerto (dieci euro il prezzo del biglietto) andrà a finanziare borse di studio per i più meritevoli allievi del Conservatorio. Anche Giusy, da lassù, applaudirà compiaciuta. Fabio Marcello